Zeromancer
Sinners International
(Cd, Trisol Music/Audioglobe)
industrial rock
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L’industrial rock degli Zeromancer sposa l’anima nera e torbida del suo sound con melodie smaccatamente orecchiabili.
La linea melodica, semplice e solida è continuamente increspata, sporcata e contorta dalle tempeste degli strumenti e dell’elettronica, fin dalla title track che apre l’album. A seguire il più ritmato Doppelgaenger I Love You, che si avvale di un ritornello facile e cantabilissimo.
Seguono una serie di variazioni sul tema, nelle declinazioni lente e melodiche di My Little Tragedy, brano abbastanza piatto se non fosse per qualche guizzo nella parte vocale, che per il resto è molto monotona, o più aggressive, come quelle di It Looks Like Love (But It Feels Like Sex). L’album procede, con il suo incedere semplice e ossessivo con due brani abbastanza interessanti, Fictional e I’m Yours To Lose: il primo lento e morboso, il secondo in cui spadroneggia l’elettronica. In chiusura il banale Two Skulls e il perfido Imaginary Friends, riscattati da una inaspettatamente morbida e soffusa Ammonite.
I fans della band riusciranno probabilmente a trovare più motivi per apprezzare l’album di quanti ne abbia trovati la sottoscritta, che durante i vari ascolti di Sinners International è stata spesso sul punto di venir sopraffatta dalla noia, se non fosse stato per la ricerca di riferimenti al -sinistro- culto Children of God/Family International, che nelle note biografiche sul sito della band è citato per aver influenzato la gestazione dell’album.
La band norvegese si confronta qui con il suo quarto album, dopo il debutto, Clone Your Lover del 2000, Eurotrash, dell’anno successivo e ZZYZX del 2003. Dopo un discreto successo internazionale, la reunion della vecchia band Seigmen, diversi progetti solisti, la band (Alex Moekelbust, Noralf Ronthi e Kim Ljung, con Dan Heide e Lorry Kristiasen in luogo di Erik Ljunggren e Chris Schleyer) cura completamente in questa occasione la produzione e il missaggio. Nei prossimi mesi gli Zeromancer saranno impegnati in un tour europeo per promuovere il disco.
www.zeromancer.com
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