Woods of Karma
This has already been done
(R)esisto
indie rock
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Una band che ha il coraggio di intitolare il proprio EP di esordio This has already been done (Questo è già stato fatto), come hanno fatto i livornesi Woods of Karma, si è già guadagnata la mia simpatia preconcetta.
Filippo Bertoli (batteria), Gianmarco Capitano (chitarra), Lorenzo Rapone (chitarra), Tommaso Melani (voce), Diego Valenti (basso) hanno sfornato quattro canzoni toste, ben strutturate e orecchiabili.
Il primo singolo Aubergine è gradevole e il suo riff ricorda, nella parte iniziale, quello di Another one bites the dust.
Model è il pezzo migliore, ricamato da una chitarra intelligente che dall’inizio alla fine spadroneggia sapiente e raffinata.
Endlessea ha toni più duri che, pur sapendo di già sentiti, appunto!, mantengono comunque una certa piacevolezza.
Chiude l’EP August for the last time dove la vena melodica del quintetto emerge di nuovo.
E forse è proprio quest’ultimo il filone da seguire. Perché, in un mare di band arrabbiate che suonano tutte uguali, i Woods of Karma hanno quel famoso non so che li rende decisamente più ascoltabili della maggior parte dei nuovi rockettari italiani. E sarebbe un peccato non utilizzarlo.
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