White Pulp
Ashamed of Yourself
(Cd, Autoproduzione, 2008)
industrial rock, goth, metal
_______________
Cosa si può suonare dopo essere stati per qualche anno una tribute-band di Marilyn Manson?
Ovvio, un mix dei Manson stessi, con abbondanti dosi di Him, Nine Inch Nails e una spruzzatina di Depeche Mode, giusto per non farsi mancare niente.
I White Pulp hanno una chiara vocazione internazionale, ma mentre il cantante Sonny riesce molto bene a cambiare registro e atmosfera da canzone a canzone, mentre tutti i musicisti se la cavano piuttosto bene (con grinta da vendere), da un punto di vista compositivo le “citazioni” sono un po’ troppo invasive e la cifra stilistica ancora troppo indecisa sul ruolo delle parti elettroniche (che comunque sono le più originali dell’album).
Ashamed of Yourself scorre via abbastanza bene, senza grandi sussulti, con qualche momento di troppo che rimanda insistentemente alle band di riferimento, ma lasciando comunque ben sperare per il futuro della band, che con qualche correzione (e con un nuovo grafico per le copertine!) …. potrebbe fare molto.
Gli ultimi articoli di Massimo Garofalo
- Platonick Dive: recensione di Take A Deep Breath - October 23rd, 2024
- Francesca Bono: recensione di Crumpled Canva - October 17th, 2024
- Permafrost: recensione di The Light Coming Through - October 15th, 2024
- Visor Fest 2024 (dEUS, The Charlatans, The Mission, Kula Shaker...): ecco com'è andata - September 30th, 2024
- Monolake: recensione di Studio - September 27th, 2024