When Waves Collide
Chasm
(Antigony Records)
post-rock, metalcore, post-metal, instrumental rock, atmospheric rock
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A due anni di distanza dalla pubblicazione dell’EP d’esordio, il collettivo post-rock parigino When Waves Collide manda alle stampe il suo secondo lavoro in studio intitolato Chasm, per Antigony Records (la stessa etichetta dei milanesi Threestepstotheocean, recensiti di recente dal sottoscritto sulle pagine di Rockshock) e anticipato dall’uscita del singolo The Fallen.
Lo spartito del post-rock, in linea di massima, funziona così: ci introduce lentamente nel suo territorio introspettivo e strumentale, aumenta e decrementa progressivamente il suo impatto riflessivo e impetuoso, raggiungendo di fatto il suo acme espressivo a metà dell’esecuzione, e infine sfuma tristemente e dolcemente verso il suo epilogo, nel tentativo di voler ripristinare quel linguaggio ascetico dal mood metaforico e circolare.
I quattro musicisti, provenienti da luoghi differenti, assemblano e convergono le proprie conoscenze e influenze nelle sei tracce che compongono questo nuovo e caleidoscopico capitolo discografico, intraprendendo un viaggio rigorosamente strumentale orientato alla volta di nuovi orizzonti sonori, di onde circolari che collidono, in equilibrio tra intrecci dinamici e ritmiche catartiche, con le asperità metalliche del post-metal e le contemplazioni oniriche della psichedelia cosmica.
I When Waves Collide rafforzano e polarizzano contrasti e stati d’animo, accentuando la dicotomia tra luce e oscurità, evocando le correnti sotterranee del ventre sonoro del post-rock internazionale e conferendo all’opera un’impronta sinfonica intrisa di intimismo kammerspieliano, in cui ogni elemento percettivo si stratifica attraverso densità eterogenee ed intense tinte emozionali.
Linee melodiche, argentee, armoniose e riverberate si mescolano a un ventaglio di atmosfere profonde, fluide, nude, ossessive, desertiche, malinconiche, scintillanti, dilatate e suggestive, che se da un lato rimangono sospese negli arpeggi ossessivi e reiterati di un’intercapedine spazio temporale indefinita, dall’altro finiscono per rovesciarsi e inabissarsi verso il baratro irreversibile della memoria.
Chasm è, dunque, la narrazione sonica e meditativa di una contemporaneità sull’orlo del collasso, di un’epoca atrofizzata ed in caduta libera “icariana” nel vuoto etico dei tempi moderni; l’inquietante ritratto di un’umanità, contemporaneamente vittima e carnefice dei suoi stessi inganni (come Clemence, il protagonista de La Caduta di Albert Camus), affossata dalle fobie sociali, dal consumismo, dal sistema capitalistico e dalle sue infinite amnesie, e per questo condannata a ripetere eternamente gli stessi errori.
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