Vic Petrella
Sperimentalist
(R)esisto
post-rock, experimental, elettronica
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Vic Petrella è un musicista foggiano e, al quasi tramonto del 2020, ha dato alla luce il suo primo disco, l’EP Sperimentalist, che, come recita il titolo, è un lavoro sperimentale in cui si fondono alla perfezione le contaminazioni della musica elettronica con il post-rock.
I quattro brani presenti in questo formato, ormai scelto da molti artisti che preferiscono regalare al pubblico poche canzoni rispetto ad un vero e proprio LP, sono molto gradevoli ed hanno la capacità di non annoiare.
Red Zone, scritta in pieno lockdown e con la voce del conterraneo presidente del Consiglio Conte presente ed estrapolata da una delle sue innumerevoli conferenze stampa, ha nel ritornello molto alla Pet Shop Boys la sua parte forte e dominante.
Under The Stars paga dazio al Moby dei bei tempi con quell’uso dell’elettronica raffinato e pieno di malinconia tipico dell’artista americano, mentre Historia Magistra Vitae, che rimanda nel titolo ad una delle massime della letteratura latina, è, invece, un tuffo negli anni ottanta, come se Alberto Camerini si fosse reincarnato in questo giovane ragazzo pugliese. Decisamente geniale anche il testo che sembra essere una vera e propria lezione di storia.
Chiude questo interessantissimo EP Nature che sembra essere la traccia, probabilmente, più sperimentale di un lavoro che va a collocarsi tra gli episodi meglio riusciti di questo strano 2020.
La speranza è che Vic Petrella continui su questo percorso intrapreso, perché l’impressione che se ne ricava è quella di trovarsi dinnanzi ad un artista che ha davvero molto da dire e tantissime idee per la testa.
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