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Tying Tiffany: Peoples Temple

Il terzo album della ex Suicide Girl fila via con scioltezza, di pari passo con l’immagine lasciva e decadente come da copione

Tying Tiffany

Peoples Temple

(Cd, Trisol/Audioglobe)

electro-wave, dark-pop

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Tying Tiffany- Peoples TempleNonostante il mio odio congenito per tutto ciò che nel rock, nell’elettronica – per non parlare di tutti quei filoni cosiddetti alternative/indie o emo-pop ecc. – sconfina con la facile presa, con l’esibizionismo fine a se stesso e con la spettacolarizzazione studiata a tavolino, devo ammettere che mi riesce allo stesso tempo difficile liquidare troppo in fretta questo Peoples Temple di Tying Tiffany. Perché, al di là della mia intransigenza giustificabilissima tra l’altro, considerato che troppo semplicisticamente, e non solo qui in Italia, il confine fra svendita del proprio corpo (guarda caso femminile soprattutto) e il sapersi vendere (artisticamente), oggi, pende soprattutto dalla parte della prima, il terzo album della ex Suicide Girl fila via tutto sommato con scioltezza, di pari passo con l’immagine lasciva e decadente come da copione.

È un disco che sa proporre con gusto tutta una serie di ricorrenze dell’elettronica – in particolar modo electroclash – della dark-wave e del (synth) pop meno reazionario, amalgamati ad hoc attraverso il canale della sensibilità femminile, prendendo in prestito dallo sguardo rivolto agli ’80 dei Depeche Mode, dalla foga dance-punk degli Yeah Yeah Yeahs e, sorprendentemente, “rubando” il riff di Roller Coster dei 13th Floor Elevators (3 circles).

Scorrendo gradevolmente, in apparenza scontrandosi con la facciata ‘dark-lady’ ostentata dalla ragazza, ma poi in realtà perfettamente in sintonia con gli intenti reali del “progetto”, PT procede lungo il proprio percorso brumoso-edulcorato senza infastidire l’ascoltatore, adagiandosi sul lettore e fornendo uno sfondo non irritante per qualsiasi situazione in cui sia richiesta, alle note, la discrezione.

Sarà forse proprio questa, ahimè, la nuova ambient?

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Angelo Damiano Delliponti
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