Black Records
elettronica, techno, minimal, ebm
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L’etichetta Black Records, dedita alla produzione musicale elettronica, lancia negli internet stores tre lavori in formato “demi-album”di cinque o sei tracce ciascuno, nella cui totalità si rintraccia l’attenzione della suddetta casa discografica alle molteplici e diversificate tendenze del momento.
Si parte con l’insolita techno di Igor Bruna, dalle linee squadrate e pulite, che pare evitare ogni eccesso sonoro per prediligere invece un equilibrio volto quasi al minimalismo. In Nowhere Land si alternano riferimenti più o meno evidenti all’industrial, come nella prima traccia, Red Sky, e ritmi dai battiti più lenti e sensuali: un esempio è fornito da Feeling of Power. Si tratta di una produzione che trasmette la sensazione di essere molto incentrata sulla traduzione delle atmosfere in onde sonore, cosicché non si può fare a meno di ritrovarsi a galleggiare in una sorta di visione spaziale ed ipnotica, come lo stesso titolo sembra suggerire. (Voto: 3,5/5)
Estremamente evocativa e allo stesso tempo ancor più ridotta all’osso è la musica di Marco Puccini: in questo caso la minimal electro è il mezzo più diretto per condurre l’ascoltatore in una dimensione onirica, senza tuttavia trascurare l’aspetto tecnico della produzione. Impossibile non notare l’attenzione con la quale sono stati ordinati i vari interventi strumentali, che si arricchiscono progressivamente e senza troppa fretta di una vasta gamma di sonorità. I groove di Reset scavano insistentemente nella memoria come un déjà-vu d’inaudita dolcezza, a dispetto della freddezza elettronica che è soltanto una veste superficiale e apparente. Particolarmente notevoli sono la traccia omonima dell’album e C_Rio. (Voto: 3,7/5)
Danny Tii è invece il neofita della Black Records, alla sua prima release digitale ufficiale: tutte le tracce sono pervase da un’energia che sprona al movimento. Ma oltre alla ballabilità, si sprigiona da synth e drum machine una frizzantezza giovanile che finisce con l’essere la caratteristica predominante in questo Anonymous: massima espressione ne è la traccia In&Out. Si tratta in sintesi di musica elettronica con derive EBM, che ben rispecchia la vitalità propria delle ritmiche da club: timbri talvolta profondi, altre volte più organici, ma sempre sintetizzati in una struttura formale regolare. Traspaiono buone potenzialità che trovano modo di manifestarsi a pieno in alcuni pezzi, ma solo parzialmente in altri momenti. (Voto: 3/5)
In conclusione, si hanno davanti tre esempi indicativi delle sfaccettature di una scena mutevole come quella elettronica odierna, i quali ne mostrano l’attitudine alla continua evoluzione e sperimentazione.
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