The Young Gods
Everybody Knows
(Cd, Two Gentlemen)
industrial rock
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Questo 2010 sembra l’anno dei ritorni all’industrial e all’elettronica più intrisa di rock. Dopo i Nitzer Ebb nella scorsa primavera ed i Killing Joke in formazione originaria, tornano anche The Young Gods col loro nuovo album, a 3 anni di distanza dall’ultimo Super Ready/Fragmentè.
Non molto prolifica, questa band di provenienza elvetica, formatasi nel 1985, si presenta in questo finire d’anno col nuovo lavoro Everybody Knows.
Sonorità elettroniche al limite dell’ambient industrial nel brevissimo intro Sirius Business, seguito a ruota dalle sonorità di Blooming in bilico fra Nine Inch Nails e Depeche Mode.
Un po’ fuori contesto ma comunque di altissimo livello la seguente No Man’s Land, un brano rock molto tirato contraddistinto da riff di chitarre di taglio classico alla Jimi.
Mister Sunshine ci riporta su standard elettro-ambient, intrisa com’è di bleep e sonorità molto minimali.
Inizio acustico per i 10 minuti di Miles Away che poi esplode in una cascata techno alla Underworld.
Molto vario questo Everybody Knows, prosegue con l’ambient sussurrata Two To Tango e con la psichedelica Introducing molto in stile Jim Morrison !
Nuovo cambio di ritmo con la politica cyber-rock (in francese) Tenter Le Grillage, molto vicina agli Ulan Bator più estremi.
Aux Anges introduce al brano di chiusura, una lunga ballata electro molto ipnotica intitolata Once Again.
E, come anticipato dal titolo dell’ultimo brano, dico che una volta ancora questi The Young Gods stupiscono per la varietà proposta all’interno di un solo album che suona ad ogni ascolto sempre diverso e incanta con autentiche melodie industriali che non cadono mai nella banalità.
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