The Niro
Un Mondo Perfetto
(Esordisco)
acoustic rock, classic rock, canzone d’autore
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A nove anni di distanza dall’ultimo album di inediti e a quattro dal suggestivo The Complete Jeff Buckley and Gary Lucas Songbook, torna sul mercato uno dei songwriter più espressivi e appassionati della scena italiana.
Parlo di The Niro (all’anagrafe Davide Combusti) e della sua nuova produzione in full-lenght, Un Mondo Perfetto, appena uscito su etichetta Esordisco.
Dieci canzoni intime, poetiche e piene di nostalgia che raccontano gli ultimi dieci anni di vita del cantautore e polistrumentista romano attraverso i temi dell’amore, dell’amicizia e degli affetti familiari, incastonati in un concetto sonoro che alterna momenti acustici e minimali ad altri più floridi e cinematografici, il fil rouge col passato è senza dubbio il suo innegabile eclettismo vocale (uno dei pochi capace di cantare Jeff Buckley senza far rimpiangere l’originale) insieme agli immancabili arpeggi di chitarra classica divenuti ormai un vero e proprio marchio di fabbrica.
“Un Mondo Perfetto è il mio Fitzcarraldo” dice l’artista “In questo lavoro c’è dentro tutta la mia vita: racconto l’amore nelle sue infinite sfumature, da quelle più celebrative a quelle più cupe. Mentre pensavamo alla scaletta del disco, mi sono reso conto che questo album si avvicina più a un concept che a una raccolta di brani. Mi sono commosso più volte riascoltandolo, ma ho anche sorriso”.
The Niro ci prende per mano e ci accompagna nel suo mondo, focalizza i ricordi, affonda le unghie nel dolore, riassapora le emozioni più vivide accarezzando gli attimi di assoluta bellezza ed è quasi naturale, dopo l’ascolto, trovarsi a percorrere quel medesimo cammino.
Il mood introspettivo, presente in ogni traccia, si intuisce già dalla melodiosa ed orchestrale title track con la sua ricerca spasmodica di mondi perfetti, ogni volta diversi perché come spesso accade la perfezione di ogni fase iniziale si rivela in seguito una delusione, così le prime frasi: “È solo un attimo, è solo un battito l’estate d’inverno, nessun timore io, nessun dolore tu, è un mondo perfetto fino a qui” muoiono nella più desolante consapevolezza “…è solo un attimo, è solo un battito, che è fermo nel tempo, siamo carnefici inesorabili e il mondo perfetto non è qui”.
Poi il tema del giudizio, quello che sottolinea gli errori degli altri (capri espiatori delle nostre frustrazioni) senza badare ai propri (Cara), l’inno alla trasformazione senza remore (Non Mi Basta), l’abbandono alla leggerezza tipica dell’innamoramento (Stiamo Bene), l’incitazione alla rinascita interiore attraverso nuovi entusiasmi (Per Poi Rinascere) e il ritmo carioca di I Just Wanna Dance, brano ispirato ad un film scritto in pandemia, dove l’artista esprime la voglia di tornare a ballare una volta finita la reclusione forzata proprio come quella ragazza ebrea del lungometraggio, divenuta amica di un bambino filonazista durante la seconda guerra mondiale.
La commozione comprensibilmente arriva con la melodia essenziale e rotonda di Certi Amori, traccia delicatissima dedicata alla madre, in ricordo di un amore che non conosce morte e non si spegne con la vita terrena “…no, io non piango più, resterai nei miei discorsi, no io non sbaglio più, perché dentro ci sei tu, sei nei miei discorsi”.
Il mio cuore però batte forte per Never Fall in Love, ispirata da quell’amore agrodolce che cura e ferisce, quello racchiuso in una straordinaria bolla onirica, talmente bella da togliere il fiato, come dico in certe occasioni, dream on.
The Niro si conferma un cantautore raffinatissimo, uno dei migliori in circolazione, The Niro scrive e canta con il cuore ed è dritto al cuore che arriva, il suo tocco poetico incanta e rapisce rendendo migliore perfino questo nostro sciagurato mondo imperfetto.
https://www.facebook.com/theniroofficial
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