The Lucksmiths
First Frost
(Cd, Fortune Pop)
pop
[starreviw ]
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Faccio, come sempre, una certa fatica a parlare e scrivere dei Lucksmiths, non perchè non ci siano argomentazioni valide sulle quali spendersi, ma perchè di questa band australiana negli ultimi anni sono state dette più o meno le stesse cose, nel bene e nel male.
Nel bene:
Il pop melodioso dei Lucksmiths è sempre lui. Confidenziale, delicato, mai fuori dalle righe, sempre molto orecchiabile nell’utilizzo di fiati, negli arrangiamenti equilibrati, nella voce misurata di Tali White. Una dolce colonna sonora che riesce ad accompagnare senza stancare sia nei brani più soft (California In Popular Music),nelle ballad, sia in episodi dove gli arpeggi di chitarra lasciano il posto a sonorità più distorte (ma poco, davvero poco, vedi A Sobering Thought o South-east Coastal Rendezvous).
Nel Male:
Non è che si rischi più di tanto da queste parti. Se per quindici anni fai più o meno le stesse cose come dei Belle & Sebastian chiusi nel congelatore, vuol dire che funzionano, certo, ma anche che non ci sia poi più di tanto voglia/modo di fare qualcos’altro.
Ne viene fuori che per uno che dice “le canzoni dei Lucksmiths sono sempre belle“, c’è qualcun’altro pronto a ribadire che in realtà “sono sempre le stesse“.
Me ne tiro fuori, chissenefrega del mio parere. Voi, da che parte state?
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