The Lorean
Morning Freedom
(Cd, Valery Records, 2008)
pop, rock
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A cinque anni dall’esordio, ecco il ritorno dei The Lorean, band milanese fulminata sulla via del pop-rock.
Undici tracce immediatamente orecchiabili, costruite nella migliore tradizione del pop nostrano d’ordinanza per nutrire l’ascolto radiofonico senza pretese di novità o cambiamento.
I punti di riferimento sono U2 e Coldplay, il cantato è in inglese, il suono pulito, controllato, raffinato.
L’album scivola via così, leggero e senza sussulti, nonostante la buona capacità compositiva del gruppo specie quando il rock supera la densa barriera pop (Close Up); non vanno dimenticati neanche momenti di onesto romanticismo (MKJ) e amabili scambi chitarra-batteria (Book of my Days), ma tutto è troppo accurato per essere autentico, e si scivola troppo presto nel vasto anonimato MTViano.
Morning Freedom va incontro alla massa degli ascoltatori generalisti e paga lo scotto di questa scelta, confondendosi nel mare delle innumerevoli produzioni pop-rock già dopo i primi brani, ma lo fa con classe e leggerezza (Changes, Glory).
Buona qualità, scarsa originalità: i The Lorean conquisteranno sicuramente gli uditi meno ricercati, ma da qui ad entusiasmare, ne passa di acqua sotto i ponti, specie di questi tempi.
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