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The Bowers: recensione di Pieno Mezzo Vuoto

In Italia continuano ad essere proposte cose e progetti decisamente interessanti. Tra questi vi rientrano sicuramente i The Bowers, un quartetto tutta grinta ed energia.

The Bowers

Pieno Mezzo Vuoto

(Overdub)

rock

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In Italia continuano ad essere proposte cose e progetti decisamente interessanti. Tra questi vi rientrano sicuramente i The Bowers, un quartetto tutta grinta ed energia, che ci regala un Ep interessante, Pieno Mezzo Vuoto, condito di sei pezzi molto gradevoli da ascoltare.

Le coordinate sono ampie, perché si spazia dai primi Marlene Kuntz al punk di stampo californiano, condito da una lirica tutta italiana che li caratterizza e li rende, sotto certi punti di vista, abbastanza originali e pieni di fantasia.

Si capisce da subito come la carne da mangiare sia buona quando si parte con l’energica Quanto Basta che ha un tiro frizzante ed anche un ritornello incisivo che la pongono subito tra le cose migliori di questo lavoro.

Stessa cosa si può dire di Nebbia, intrisa di malinconia e di riferimenti chitarristici che ci riportano indietro con la mente ai primissimi Marlene Kuntz. In questo caso le melodie sono trasversali e si fanno apprezzare con i numerosi ascolti (non è assolutamente un male, perché il pezzo cresce con il passare del tempo).

Ci sono momenti (Giugno) in cui si flirta con i prodotti della Touch And Go, storica casa discografica americana, mentre in altri (Vuoti) si fila dritti in piena velocità come se non ci fosse un domani, alternando, comunque, momenti di sostanziale stasi ad altri che hanno il pregio di esplodere con bordate deflagranti.

Insomma, il prodotto finale non è per nulla malvagio; anzi, esso appare molto interessante per le buone soluzioni in sede di arrangiamento e per una complessità di fondo che possiede ogni canzone. Bene così, in attesa di tempi ancora migliori di questo.

https://www.facebook.com/thebowersita

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Francesco Brunale
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