The Absolute End Of The World
We Don’t Exist EP
(Cd, Autoproduzione)
post-rock, dream, electronic
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Terzo EP in un anno per Luca Maugeri in arte The Absolute End Of The World. Il progetto del musicista torinese è interamente autoprodotto e distribuito in maniera indipendente. Inoltre è lo stesso Maugeri che compone, arrangia e suona tutti gli strumenti dei suoi pezzi (chitarra, basso, synth ed elettronica).
Il suo è un post-rock sognante, etereo, dove la componente elettronica ha una precisa valenza: niente è lasciato al caso. Rispetto ai primi 2 EP il suono di We Don’t Exist si fa più acustico e dreamy, spingendosi più in direzione Sigur Ros che Mogwai. I brani sono interamente strumentali, fatta eccezione per The Winner, dove la voce roca accompagna la chitarra acustica. Poi delay e drum ’n’ bass fanno il resto.
La batteria di The Right Serenity ci introduce nel mondo fiabesco creato da Maugeri, così limpido e sereno. Non manca qualche scorcio di elettronica. Il brano da l’idea suggestiva di un regno incantato ed al tempo stesso naturale. L’inizio di Le Lacrime Di Cassandra è lievemente opprimente, complice il ripetersi di due note di chitarra acustica sotto effetto di delay. La seconda metà della canzone è più distesa, in sintonia col paesaggio dipinto nei precedenti brani.
In mezzo a tutta questa pace e stasi fanno capolino in The Innocence Way anche creature viventi (insetti?) rappresentate da alcuni effetti elettronici simili a campanelli (ronzii?). L’idea di trascendentalità dell’ambiente circostante è rafforzato dai nastri al contrario di La Nevicata Di Maggio. A chiusura dell’EP troviamo L’odio Di Voi Miserabili, che ha un inizio magniloquente; i rintocchi di pianoforte, gli archi e la chitarra contribuiscono a saturare il brano, sporcato nel finale dall’elettronica.
We Don’t Exist è composto da suoni estasianti e magici. Quello di The Absolute End Of The World è un post-rock che non cerca il rumore: al contrario tende a creare piuttosto paesaggi incantati e lontani. Mondi che possono esistere soltanto nella nostra immaginazione.
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