Taras-Bulba
Secrets Chimiques
(Cd, Wallace Records, 2008)
psycho-indie
_______________
Sono in tre, sono italiani, sono al terzo album e sembra che suonino in dieci, compreso un cantante che non hanno (le voci infatti sono frutto di campionamenti). Sono i Taras-Bulba e arrivano da Milano a infiammare un 2008 piuttosto sonnacchioso con un album in cui assalti tribali, chitarre soniche, acrobazie di basso e deviazioni noise scuotono l’ascoltatore fino alle budella.
Con l’aiuto di un contrabasso e una tromba (gli ospiti Nige Caputo e Ennio Salvemini), i Taras-Bulba fanno cambiare rotto all’album almeno tre volte, dai tribalismi dell’inizio alle atmosfere liquide e quasi oscure della parte centrale, per poi tornare alle sfuriate hardecore/noise.
Matematici senza essere mai cerebrali, fisici senza mai sfociare nel puro istinto, i Taras-Bulba sono autori di un sound familiare ma personale, riconoscibile senza rinunciare alla sperimentazione.
Il loro indie-noise vergato di psichedelia è lontanamente imparentato con la furia industriale, ma i Secrets Chimiques del titolo sono gelosamente custoditi dai “nostri”, che li usano per creare un’esperinza d’ascolto stordente, straniante, fisicamente debilitante, (in)consciamente estrema. In una parola: entusiasmante.
Gli ultimi articoli di Massimo Garofalo
- Platonick Dive: recensione di Take A Deep Breath - October 23rd, 2024
- Francesca Bono: recensione di Crumpled Canva - October 17th, 2024
- Permafrost: recensione di The Light Coming Through - October 15th, 2024
- Visor Fest 2024 (dEUS, The Charlatans, The Mission, Kula Shaker...): ecco com'è andata - September 30th, 2024
- Monolake: recensione di Studio - September 27th, 2024