The Bravo Maestros: recensione di Keep It Simple, Stupid!

I The Bravo Maestros offrono con Keep It Simple, Stupid! un esordio che è una gradevole ventata di pop 'vintage' mescolato a garage e una corposa dose di psichedelia.
RockShock.it dal 2002 pubblica contenuti gratuitamente e ha la pubblicità come unica fonte di sostentamento. Disabilità il tuo ad block per continuare.
News e recensioni di artisti e dischi di pischedelia.
I The Bravo Maestros offrono con Keep It Simple, Stupid! un esordio che è una gradevole ventata di pop 'vintage' mescolato a garage e una corposa dose di psichedelia.
Con Flowers Are Blooming In Antarctica, Laura Agnusdei accompagna l'ascoltatore in un viaggio cosmico nelle profondità del mare.
Per gli amanti delle sonorità alla Cramps e del desert rock più psichedelico, ecco il nuovo lavoro degli Inca Babies, storica band mancuniana anni '80.
Il cantautore e bluesman torinese Buzzy Lao torna con il suo nuovo album Black Karma, mescolando cantautorato italiano e suoni provenienti da ogni angolo del pianeta, in una suggestiva contaminazione di ritmi ed emozioni.
Con Gone Is The Day, I Kodaclips restano 'fedeli alla linea' dello shoegaze, ma nel contempo sembrano voler dimostrare di poter anche guardare oltre, senza necessariamente limitarsi a fissarsi le scarpe.
Quinto album solista che Gilmour stesso definisce il migliore da The Dark Side of The Moon. Sarà davvero così?
Black Snake Moan: il lamento del serpente nero torna a farsi sentire per condurci in un viaggio sciamanico tra luci e ombre, sogno e realtà.
Un tuffo negli anni ’90 con il concerto di una band che è uscita viva dal Brit pop: bentornati Kula Shaker! Ecco com'è andato il concerto di Milano.
Sì, i Kula Shaker hanno mantenuto fede al loro proposito di realizzare i sogni dei fan della band. Natural Magick è il loro ritorno alle origini.
Il doppio disco di Capitano Merletti è un tuffo in un mondo di forme, colori e suoni variegati giunto al suo zenit.
A gente come gli Amanda Mida non puoi e non devi chiedere qualcosa che abbia a che fare con il termine facile. Loro sono nati per essere liberi, senza catene e vogliosi di sperimentare, guardandosi sempre indietro più che in avanti.
Il songwriter Milo Scaglioni prende in prestito un verso di una poesia di Camus per infonderci una dolce-amara quanto inusitata speranza.
Per gli amanti della psichedelia inglese di fine anni 60 e del britpop più virato al dream, ecco i bravissimi Double Syd col loro esordio My Lonely Sun.
Con This Stupid World gli Yo La Tengo tornano a raccontare le contraddizioni di un presente in perpetuo cambiamento, alternando ritmi motorik, saturazioni country-noise e melodie sussurrate.
Le palpitazioni ancestrali dei Karma Voyage. Con Lights In Forgotten Places la band veneziana fluttua tra albori e tenebre.