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Supernova: Recensione disco omonimo

Se siete degli amanti del buon rock, con un occhio indirizzato al rock americano, allora i Supernova fanno al caso vostro. La band si presenta con un disco omonimo che segna anche il loro esordio nel panorama musicale nazionale

Supernova

s/t

(CD, Autoproduzione)

rock, pop-rock

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Se siete degli amanti del buon rock, con un occhio indirizzato al rock americano, allora i Supernova fanno al caso vostro. La band si presenta con un disco omonimo che segna anche il loro esordio nel panorama musicale nazionale (anche se i membri della band suonavano insieme dal lontano 2003 come DownToNone). Un disco in cui il rock è assoluto protagonista, con qualche incursione nel pop-rock, in cui troverete un sound godibile che strizza l’occhio anche al rock prettamente statunitense, dai Pearl Jam all’hard rock americano.

Si parte con Non ci sono scuse, traccia d’impatto che richiama molto le sonorità dei Pearl Jam prima maniera, così come Splendido segue lo stesso filone.

Con Così incantevole il sound vira decisamente più sul pop-rock, una traccia molto bon joviana per intenderci. Parte forte Colpevole, con un attacco rock fin dall’inizio che lascia quasi spiazzato l’ascoltatore, e molte sonorità riferibili al rock primi anni 90′.

Molto interessante e ben riuscita la cover della famosa Ordinary World dei Duran Duran. Una nuova lettura in chiave rock che rispolvera un pezzo famoso del passato di Simon Le Bon e soci. Ormai è tardi è un pezzo delicato a cavallo tra pop e rock con un finale che vira decisamente sul rock.

Profumo d’estate, il loro primo singolo, parte come una ballad prima di diventare un pezzo rock potente. La giostra è un pezzo rock di quelli forti, con le chitarre elettriche assolute protagoniste ed alcuni assoli notevoli.

Nell’ Uomo del domani si nota sempre questa partenza soft con un’improvvisa esplosione rock. Paura e meraviglia è una ballad intensa. Chiude tutto il remix de La Giostra, un remix in salsa elettro-dub.

I Supernova si destreggiano bene con le chitarre elettriche, proponendoci del buon rock. Tuttavia sembrano un pò troppo appiattirsi sul genere, non proponendo quel guizzo di originalità che ogni tanto non guasterebbe. Comunque un lavoro onesto e ben fatto, in particolare rock. Che è quello che ci piace ascoltare.

 

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Matteo Valeri
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