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Squeamish Factory: la recensione di Plastic Shadow Glory

Seconda fatica per gli Squeamish Factory, band italiana di una certa esperienza, che in Plastic Shadow Glory continua il suo percorso di crescita, mettendo insieme un pugno di canzoni toste e piene di energia.

Squeamish Factory

Plastic Shadow Glory

(Overbub)

rock

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Squeamish Factory Plastic Shadow GlorySeconda fatica per gli Squeamish Factory, band italiana di una certa esperienza, che in Plastic Shadow Glory continua il suo percorso di crescita, mettendo insieme un pugno di canzoni toste e piene di energia.

C’è molta America nel sound del gruppo nostrano. Le chitarre sono possenti, le melodie molto trasversali, ma poco inclini a facili ammiccamenti verso il radio oriented.

È soprattutto lo stoner (Fu Manchu in primis) e quel grunge tanto bistrattato, ma così fortemente radicato nelle coscienze di tanti che sono cresciuti “a pane e Bleach” a trovare casa in Plastic Shadow Glory.

I brani, pur non essendo ricercati nei suoni, hanno dalla loro la forza della sorpresa, nel senso che ogni volta che li si ascolta ci si rende conto di trovarsi dinnanzi a qualcosa di interessante. Spunti, idee non mancano e basta prendere in esame la lunga jam che accompagna Suspended per capire quante frecce al loro arco abbiano gli Squeamish Factory.

Leading Shadow ricorda gli Alice In Chains più cupi che si fondono con i primi Soundgarden, a differenza di Snuffshell che ha profumi new wave riletti in chiave hard.

Non c’è mai un attimo di pausa in questo album, come viene confermato dalla granitica Burn, scritta per essere suonata con tutta la potenza di cui dispone ai concerti dove sicuramente farebbe sfracelli.

Idem con patate per l’ottima Deliverance in cui sembra di riascoltare i Mudhoney, soprattutto per quel cantato che ricorda in maniera netta quello del buon Mark Arm. Se Mirrorhaze e Keep Silent sono sulla falsa riga dei pezzi che li hanno preceduti, sorprende la conclusiva Conscription, garage all’inizio e debordante sul finire a conferma delle qualità di un gruppo che potrà dire la sua nell’immediato futuro, in quanto dotato di audacia e carattere.

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Francesco Brunale
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