Samaris
s/t
(CD, One Little Indian)
indietronica, folktronica, elettronica
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Abbiamo dovuto aspettare parecchio, ma alla fine è arrivato l’album-sorpresa-evento del 2013. E arriva proprio dall’Islanda che in questo stesso periodo ha visto rimuoversi i Sigur Ros (che per questo disco hanno prestato lo studio di registrazione) e sta facendo uscire dal letargo i Mùm (dei quali Gunnar Tynes qui ha fatto il tecnico del suono).
Stiamo parlando dei giovanissimi Samaris, attivi dal 2011. Hanno pubblicato due Ep usciti solo in Islanda, che insieme a quattro remix sono andati a finire nel loro CD omonimo, Samaris appunto, per il quale s’è scomodato la One Little Indian, che licenziarà entro l’anno anche un nuovo disco di materiale completamente inedito.
Passato, presente e futuro dell’elettronica si mescolano con sapienza a un timido clarino e a vocalismi evocativi ed emozionanti. La memoria non può che rimandare a Bjork per l’uso della voce, ma qui ci troviamo davanti a un vero e proprio miracolo: le due ragazze dei Samaris infatti, seppure leggermente acerbe, riescono a mandare in estasi l’ascoltatore con pochi virtuosismi, affidandosi a una trasmissione empatica delle emozioni che vorrebbero far scaturire dalle loro canzoni. Missione riuscita, anzi riuscitissima.
Le parti ritmiche, anch’esse di matrice elettronica, qualcosa devono anche agli XX ultima maniera, ma strizzano comunque l’occhio al più morbido e notturno dubstep.
Tutte le atmosfere dei Samaris rimandano inequivocabilmente all’Islanda, ai poemi di inizio ‘800, a un freddo e un gelo solo climatico, che però è in grado di riscaldare il cuore.
Samaris sarà nei negozi dal 30 luglio.
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