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Russo Amorale: recensione di Europe

Senso di inquietudine, una fragile profondità emozionale, storie di vita vissuta, giochi di parole e melodie cupe ed ipnotiche sono le linee guida introspettive che ci accompagnano in questo percorso energico, poetico, sofferto e cantautorale, contraddistinto da toni teatrali, in cui fuoriesce tutta L'Emergenza di Emergere da parte del poliedrico musicista, sin dalle prime note della opener track Wildfires.

Russo Amorale

Europe

(Esagono Dischi)

folk blues, rock d’autore, dark-folk, bluegrass

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Russo Amorale Europe recensioneL’etichetta reggiana Esagono Dischi fa il suo esordio pubblicando Europe, il primo full-length del cantautore franco-emiliano Russo Amorale, pseudonimo di Ugo Russo.

Dopo un EP di rodaggio, uscito nel 2016, il polistrumentista italo-francese torna sulle scene con un progetto one-man-band completo, più maturo e consapevole, cantato in tre lingue (italiano, inglese e francese) e caratterizzato da 11 tracce prevalentemente elettro-acustiche che strofinano le corde urticanti del dark-blues e spaziano dal country-folk al bluegrass, dalla psichedelica-western fino alla scuola cantautorale mediterranea, creando suggestivi intrecci armonici ed arpeggi sottili e onirici che fanno da cornice ad una sensibilità narrativa alla De Andrè.

Come si evince dal titolo del disco, Russo Amorale, con quel suo stile da sofisticato chansonnier parigino, un’attitudine da busker navigato, un decadente spirito gitano e quel timbro che in alcuni momenti ricorda il Chris Cornell solista, ci porta in giro per la “sua” Europa con una vecchia mappa in mano, come si usava una volta, passando per Bologna e Nizza, fino a spingersi addirittura oltreoceano, nell’arido entroterra californiano.

La sua musica oltrepassa le frontiere e annienta ogni confine territoriale, mescolando le sue inflessioni linguistiche, con una carta d’imbarco strumentale che non ha bisogno di alcuna autocertificazione.

Senso di inquietudine, una fragile profondità emozionale, storie di vita vissuta, giochi di parole e melodie cupe ed ipnotiche sono le linee guida introspettive che ci accompagnano in questo percorso energico, poetico, sofferto e cantautorale, contraddistinto da toni teatrali, in cui fuoriesce tutta L’Emergenza di Emergere da parte del poliedrico musicista, sin dalle prime note della opener track Wildfires.

“Vele che schioccano e frustano al vento”, scriveva ad inizio Novecento il poeta tosco-romagnolo Dino Campana nella sua poesia Barche Amorrate. Abbandonare le acque torbide e le vele ammainate delle nostre vite inerti: Europe è il ritorno scritturale di Ugo Russo, aka Russo Amorale, ricco di suoni, colori, musica e immagini, per quello che possiamo considerare un vero e proprio concept volto alla rinascita, alla ripartenza, nuovamente pronto a fuggire dalla follia del “male oscuro” per dedicarsi ad una vita errabonda e sfidare i variabili, passionali e tormentati venti del destino e dell’amore.

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