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Roma Folk Festival 2014

Dopo aver aperto una finestra sulla scena folk-rock romana nel 2013, con una partecipazione di pubblico davvero sorprendente, il ROMA FOLK FEST torna ad un anno di distanza

Roma Folk Festival 2014 – Seconda Edizione. In una sola giornata, a partire dalle 18,30, una serie di importanti artisti si esibirà sul palco.

Ilaria Graziano e Francesco Forni con Roy Paci e Velvet Brass, Ki? (Roberto Angelini, Marco Fabi, Matteo Gabbianelli, Simone De Filippis, Nicoletta Nardi, Giuseppe Mangiaracina) Una, Bastian Contrario, G.B.Husband And The Ungrateful Sons, Lorenzo Lambiase, Vincent Butter, Viva Lion!, Alessio Bondi’

ROMA FOLK FEST 2014

Seconda Edizione

Sabato 23 Maggio 2014 dalle ore 18:30 @ Lanificio in Via di Pietralata 159 A , Roma.

Ingresso 8 € + d.p.

fornigrazianopaci_vbrass

Dopo aver aperto una finestra sulla scena folk-rock romana nel 2013, con una partecipazione di pubblico davvero sorprendente, il ROMA FOLK FEST torna ad un anno di distanza. La seconda edizione del ROMA FOLK FEST è prodotta e ospitata anche quest’anno dal Lanificio, naturale sede di incontro per linguaggi meticci e ibridazioni culturali, in collaborazione con Radio Rock, storica radio dell’etere capitolino da sempre attenta ai sommovimenti rock e folk della città, e con Gas Vintage Records di Leo Pari e This Way Up Studio. Il ROMA FOLK FEST 2014 ricalca ibrida la formula dell’anno passato: un faro puntato sulle realtà cantautoriali più interessanti della capitale con una nuova luce sulla mutazione della la musica folk.

La Roma del songwriting che abbraccia anche la Campania e la Sicilia e raccoglie la linfa vitale della scrittura musicale del sud in un gioco di collaborazioni, riletture, rimandi o semplici occasioni di incontro. La Roma che canta ed estende il suo viaggio verso le realtà musicali del continente americano.

Dopo aver aperto una finestra sulla scena folk-rock romana nel 2013, con una partecipazione di pubblico davvero sorprendente, il ROMA FOLK FEST torna ad un anno di distanza. La seconda edizione del ROMA FOLK FEST è prodotta e ospitata anche quest’anno dal Lanificio, naturale sede di incontro per linguaggi meticci e ibridazioni culturali, in collaborazione con Radio Rock, storica radio dell’etere capitolino da sempre attenta ai sommovimenti rock e folk della città, e con Gas Vintage Records di Leo Pari e This Way Up Studio. Il ROMA FOLK FEST 2014 ricalca ibrida la formula dell’anno passato: un faro puntato sulle realtà cantautoriali più interessanti della capitale con una nuova luce sulla mutazione della la musica folk.

La Roma del songwriting che abbraccia anche la Campania e la Sicilia e raccoglie la linfa vitale della scrittura musicale del sud in un gioco di collaborazioni, riletture, rimandi o semplici occasioni di incontro. La Roma che canta ed estende il suo viaggio verso le realtà musicali del continente americano.

Una giostra musicale che avrà il suo apice nella splendente collaborazione tra ILARIA GRAZIANO e FRANCESCO FORNI con ROY PACI e VELVET BRASS. La musica chiaroscurale dei due cantautori romani affonda le sue radici tanto nel roots, quanto nel blues e nel jazz, e si veste delle morbide digressioni della irrequieta tromba di Roy Paci e dell’ensemble composto da Stefano Olevano (corno), Giulio Rosa (basso tuba) e Giorgio Giovannini (trombone). “From Bedlam to Lenane” e “Come 2 me” si impregnano di onirismo e atmosfere crepuscolari, screziati dall’aria mossa da Paci e i Velvet Brass.

Ancora ibridazione con la prima assoluta dei KI?, una formazione tutta romana di vecchie eminenze e nuove conoscenze folkster. Composto da ROBERTO ANGELINI e MARCO FABI insieme a MATTEO GABBIANELLI,SIMONE DE FILIPPIS, NICOLETTA NARDI, GIUSEPPE MANGIARACINA, il progetto KI?,già dal nome, sembra voler esplorare in una forma diversa i mondi di provenienza dei musicisti coinvolti.Le anime del progetto esprimono la propria energia vitale, il KI giapponese, attraverso un’insieme di sonorità dal sapore rock con sottili richiami testuali a suggestioni del Sol Levante, agli Haiku e ad atmosfere spirituali ed intime tipiche del folk.

G.B.HUSBAND AND THE UNGRATEFUL SONS è un quartetto di Avellino che ha nel suo dna un equilibrato miscuglio trale malinconie di Neil Young e le visioni folk psichedeliche di John Martyn. Cantano in inglese e sono tra le più interessanti realtà del sud Italia.

Anche VIVA LION!,musicista che dell’ibridazione e del viaggio ha fatto un vero e proprio stile di vita, propone un cantautorato in inglese che si nutre tanto delle suggestioni dell’America polverosa e malinconica di Faulkner e Jason Molina, quanto del Canada dei grandi spazi, rovescio gelido e pop del country americano, che ha il suo maggior esponente in Bon Iver.

Di incontri, viaggi e contaminazioni continue è fatta anche la carriera di UNA, al secolo Marzia Stano, cantautrice romana dalla spiccata personalità musicale. Il suo suono sanguigno e potente miscela sapientemente elementi della tradizione musicale folklorica italiana a paesaggi sonori rock wave scuri e imprevedibili.

Si vira a sud con il duo campano dei BASTIAN CONTRARIO composto da Fausto Tarantino e Salvatore Prezioso. Il loro folk-pop-rock minimalea tratti esplode letteralmente in una meravigliosa festa di archi, chitarre elettriche e melodia. Un suono maestoso e originale, figlio della profonda ibridazione tra generi nel suono degli anni duemila.

LORENZO LAMBIASE è invece un cantautore romano dalla forte impronta indie-rock di matrice Afterhours, in uscita nel 2014 con una serie di singoli nuovissimi più legati al mondo dell’elettronica e della sperimentazione.

Infine VINCENT BUTTER, un adorabile duo di folksters romani che si descrivono perfettamente con le loro stesse parole come “confetture folk per anime burrose”. Una formula perfettamente integrata in quella che è la filosofia del RFF. Il passaggio dell’idioma dall’italiano all’inglese allo spagnolo e un pop folk minimalissimo e dolcissimo che tocca con spensieratezza quasi naïve la scuola tropicalista, i Kings of Convenience e Nick Drake. Più ibridati di così si muore.

Di ritorno sul palco del ROMA FOLK FEST, la poetica primordiale e surreale di ALESSIO BONDI’ vincitore del contest 2013.

 

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