Roggiu de Mussa Pin-a
Slow Migration
(Cd, Ultimo Piano Rcords)
instrumental folk
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I Roggiu de Mussa Pin-a rubano il loro nome da un verso del De André di Creuza de ma, precisamente una canzone che si chiamava Jamin-a.
Cinque musicisti provenienti da cinque diverse parti d’Italia, cinque background completamente diversi per un ensamble che mischia ghironda, batteria, violino, chitarra, fisarmonica e varie percussioni.
Tutti insieme hanno realizzato otto brani di grande fascino in cui i testi sono completamente assenti, lasciando tutta lo spazio espressivo ed evocativo di cui queste musiche hanno bisogno.
Musica per niente difficile, di forte impatto, che spazia geograficamente dall’Irlanda a tutto il bacino del mediterraneo, per inerpicarsi su per i Balcani e ridiscendere giù giù, verso il profondo meridione d’Italia.
Bando alle ciance, Slow Migration lascia l’amaro in bocca solo per una ragione, la sua brevità. Dopo poco più di trenta minuti si sente ancora il bisogno di musica come questa, una colonna sonora di un film mentale che a tratti potrebbe essere stato composta dal Yann Tiersen del Favolo Mondo di Amelie, ma più spesso – invece – è fatta da una fantasia e una cultura musicale esaltante e spettacolare.
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