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Richard Galliano: Paris Concert

Il musicista italo-francese Richard Galliano dà prova delle infinite possibilità espressive di uno strumento spesso snobbato o dimenticato: la fisarmonica. Con dei risultati talmente sorprendenti da lasciare senza fiato

Richard Galliano

Paris Concert

(Cd, Cam Jazz)

jazz

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richardgallianoIl suono della fisarmonica di solito richiama alla mente scene di feste paesane, nelle quali i conviviali ballano forsennatamente musiche folk, oppure rievoca intensi tango argentini, eseguiti con sensuale voluttà da ballerini che si lasciano trasportare dalle note profonde di un bandoneòn.

Sembra proprio che lo scopo di Richard Galliano, uno dei più virtuosi fisarmonicisti contemporanei, sia quello di liberare il proprio strumento da certe gabbie che la tradizione gli ha imposto. Nel suo ultimo lavoro, Paris Concert, il musicista italo-francese prende la sua fisarmonica e la spreme fino in fondo, rendendola perfetta esecutrice di brani a volte agli antipodi rispetto a quelli che convenzionalmente le vengono affidati.

Già le perfette interpretazioni di  Gnossiense N°1 e Gnossiense N°2, due dei sette brani per pianoforte scritti dal compositore francese Erik Satie alla fine del XIX secolo, fanno capire quanto le possibilità espressive della fisarmonica siano sottovalutate. Sertao è vorticosa e calda, con un’esecuzione talmente barocca da lasciare senza fiato; al contrario, La Javanaise è un po’ nostalgica e mesta, perfetta come colonna sonora di un vecchio film francese in bianco e nero.

La fisarmonica di Galliano si cimenta anche nella reinterpretazione, asciutta e particolarmente ispirata, di Caruso di Lucio Dalla, per poi passare, con estrema disinvoltura, dal tango labirintico di New York Tango alla melodia strisciante e leggermente angosciata di ‘Round Midnight.

In conclusione c’è Aria, un brano lugubre nel quale la fisarmonica sembra un organo da chiesa che illumina l’intero album di una luce sacrale.

Paris Concert, e in generale tutto il lavoro di Richard Galliano, tenta di dare nuova vita alla fisarmonica, affrancandola dal preconcetto di strumento antiquato e adatto solo per certi generi. Galliano esegue con indiscriminata abilità brani antichi o moderni, minimali o ridondanti. E ci dà la prova di come un qualsiasi strumento, se suonato con passione e devozione, è in grado di esprimere l’intera gamma dei sentimenti, dalla felicità al dolore, con la stessa sbalorditiva efficacia.

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