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Red Llama: recensione di Disconunt Wave Part 1

I Red Llama con Disconunt Wave Part 1 danno origine ad un sound al vetriolo e pieno di energia.

Red Llama

Disconunt Wave Part 1

( (R)esisto )

punk, wave, garage rock

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Chi conosce un pochino il rock alternativo italiano sa benissimo che Pordenone da sempre è stata una città florida e ricca di band interessanti. Alcune sono salite in modo perentorio alla ribalta nazionale, vedi i Tre Allegri Ragazzi Morti e, soprattutto, i Prozac+, ma il sottobosco locale, da sempre, pullula di gruppi forti che meriterebbero una chance o, meglio, di essere conosciuti dal grande pubblico, come invece capitato in passato ai loro più illustri colleghi.

Tra questi artisti di nicchia sono degni di nota i Red Llama, che con il loro punk wave nostalgico, intriso di elementi hardcore tipici della scena americana (Fugazi in primis), danno origine ad un sound al vetriolo e pieno di energia.

In Disconunt Wave Part 1 il trio, capitanato dal cantante/chitarrista Tommie Odorico, ci dà dentro senza soluzione di continuità, confezionando un pugno di brani integerrimi.

Quello che più piace è che, a volte, sembra di essere proiettati nell’Inghilterra di metà anni ottanta, con riferimenti ai Cure e ai The Cult che vengono fuori prepotentemente (Adriatica Night). In altri momenti spuntano all’orizzonte i fantasmi di gente come i Rival Schools che ci compaiono dinnanzi in un pezzo prepotente qual è Black Hole.

A volte, arrivano anche cenni più commestibili da un punto di vista della memorizzazione sonora, vedi l’ottima The Reason Why che cresce con il passare degli ascolti. Insomma, il viaggio che ci offrono i Red Llama è di sicura adrenalina e presenta dei momenti molto intensi che sono rappresentati da canzoni come Stay Away From Music, in cui post punk e hard rock vanno d’accordo in serenità, e Anonnymous V che ha delle atmosfere più tranquille.  A chiudere questo quadro intriso di citazioni dotte ed elitarie, ci pensano Weird Universe e la strumentale Cassiopea. La prima si caratterizza per un inizio arpeggiato, che poi esplode in una piccola cavalcata dominata dalle urla di Odorico, mentre la seconda (che mette fine a questo soddisfacente lavoro) è la fotografia di quello che sono oggi i Red LLama, ovvero un trio quadrato, integerrimo e poco incline alle deviazioni commerciali di facile consumo.

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Francesco Brunale
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