AdBlock Detected

Stai usando un'estensione per bloccare la pubblicità.

RockShock.it dal 2002 pubblica contenuti gratuitamente e ha la pubblicità come unica fonte di sostentamento. Disabilità il tuo ad block per continuare.

Mechanical God Creation: Cells XIII

Preparatevi ad una scarica di sanguigna violenza con i Mechanical God Creation e le loro ingabbianti Cells XIII

Mechanical God Creation

Cells XIII

(Cd, Worm Hole Death/Aural Music)

death metal, grind, black metal

________________

Che potenza l’androgina (a livello di voce, non fisicamente, si intende!) Lucy! E’ una delle poche cantanti donne in questo genere di musica, non certo facile da cantare per una fanciulla; lei, invece, dimostra di avere i controcoglioni nel death metal, e ci spacca i timpani, facendo concorrenza al suo compare Simo nei Mechanical God Creation, band già affermata a livello sia nazionale che internazionale.

Questo primo album in versione full lenght, Cells XIII, è veramente un concentrato di orrore, violenza andrenalinica, di rumore ben fatto nel suo genere, anzi, forse un po’ troppo; potremmo quasi presentarveli come gli Arch Enemy italiani, infatti sono di Milano.

Il growl quasi del tutto in grind style domina su tutto, lacera, spacca, fa sanguinare e lascia in un lago di sangue, sui ritmi velocissimi ed impazziti, molto black metal, del doppio pedale; da non ascoltare se si è troppo sensibili o di stomaco debole, a maggior ragione, evitare la sera in casa da soli.

Cells XIII sarà infatti in grado di evocare i vostri incubi peggiori, di far riaffiorare le vostre paure più recondite, di mandarvi in paranoia con visioni apocalittiche di uccisioni e lacerazioni, fisiche, mentali e psicologiche.

Il difetto è forse un eccessivo appiattimento e una scarsa varietà nel succedersi dei brani, ma questa, purtroppo, è una pecca tipica del genere, non certo del gruppo, che si dimostra di essere benissimo all’altezza di una band nordica.

Gli ultimi articoli di Irene Ramponi

Condivi sui social network:
Irene Ramponi
Irene Ramponi

Irene Ramponi nasce a Milano nel 1983. Si interessa a tutto ciò che è arte fin dalla tenera età.
Questa passione rimane nel tempo, e, dopo la maturità scientifica, la porta ad iscriversi al neonato corso di laurea in Scienze dei Beni Culturali, indirizzo in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Milano. Consegue la laurea triennale nel 2006 con una tesi relativa ai Maestri Campionesi; Irene, infatti, è una delle poche ad avere una netta preferenza per la scultura rispetto alla pittura.
Continua i suoi studi sulla stessa linea, arrivando a laurearsi in Storia dell'Arte, corso specialistico presso l'Università Cattolica di Milano, nel 2009, con una tesi dal titolo: “Ricerche su Giovanni da Campione a Bergamo”.
Come si può notare dalle due tesi, Irene si interessa di argomenti poco battuti dalla Storia dell'Arte e poco conosciuti, se non nell'ambito degli studiosi più specializzati.
Ha collaborato con l'Associazione Amici dell'Arte di Castellanza (Va), tenendo conferenze sugli argomenti delle sue tesi e sui suoi studi presso la Villa Pomini, sempre a Castellanza.
Sta tuttora lavorando ad altre conferenze, in collaborazione con comuni del Varesotto e del Milanese, volte alla valorizzazione ed alla promozione dell'arte e del territorio locale.
E' amante del viaggio per la scoperta e la ricognizione di luoghi nuovi, e ama la musica, di cui si occupa con la collaborazione presso un'agenzia di organizzazione di eventi e concerti, ma anche praticandola in prima persona con lo studio del canto moderno e tramite alcuni progetti artistici.
Ama scrivere a tempo perso, soprattutto recensioni di critica a mostre e concerti, idealista disincantata, crede ancora nella forza dei sogni per la propria realizzazione personale.

Articoli: 46