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Vil Rouge: Immacolato Caos

Una giovane cantante ed autrice che crea canzoni mescolando musica ed anima, in un mondo di bambole che vivono favole reali.

Vil Rouge

Immacolato Caos

(CD, Rock Over-Horus Music Group)

rock d’autore

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vil rouge immacolato caosUna voce femminile ed un pianoforte suggeriscono un milione di immagini sempre e comunque romantiche. Luci basse, tessuti porpora e profumo di lavanda. La stessa associazione, donna e pianoforte, è sempre a rischio di paragoni difficili e pesanti, da Kate Bush a Tori Amos. Fortunatamente Vil, al secolo Valeria Caliandro, ne esce a testa alta con le sue vocali che suonano completamente diverse da ogni altro possibile paragone a me conosciuto.

Il disco di Vil Rouge, Immacolato Caos è un complesso insieme di canzoni e generi che si incatenano l’un l’altro con armonia e dolcezza, i primi tre brani sono trascinanti e spaziano subito dal rock al jazzato, ibridandosi l’un l’altro. I testi sono impregnati fino all’animo della vita di Valeria, che le ha scritte intingendo il pennino nel suo sangue, nel suo sudore e nelle sue lacrime. Forse è banale, ma è la cosa più vicina alla realtà che possa rappresentare le sensazioni che scatena l’ascolto delle sue canzoni. Ogni tanto fa anche capolino una certa ironia che stempera l’atmosfera, altrimenti degna di essere rappresentata solo da un quadro ottocentesco.
Il pianoforte è protagonista insieme agli archi ed ai bassi, rarissime le chitarre. La voce è sempre pulita e piacevole. Le canzoni sono tutte in italiano tranne Unimpressive, cantata insieme a Sir Rick Bowman, autore della musica e dei testi. In effetti si nota la differenza, buona la melodia, un po’ meno interessante il testo. Ottima l’esecuzione.

Un buon disco che si ascolta con piacere anche se mette un po’ di maliconia. E De Andrè non aiuta. Vil si confessa, apre tutta se stessa, tutte le sue emozioni sono libere di muoversi tra le note e le parole, creando una ragnatela alla quale l’ascoltatore non può che rimanere intrappolato.

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Antonio Viscido
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