Two Door Cinema Club
Beacon
(CD, Kitsuné)
indie
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Direttamente dall’Irlanda del Nord, i Two Door Cinema Club pubblicano Beacon, secondo album della loro (speriamo lunga) discografia, distribuito dall’etichetta parigina Kitsuné e prodotto da un pezzo da novanta come Jacknife Lee (U2, R.E.M., Bloc Party, Kasabian, Editors, Blur, The Hives, Snow Patrol).
Negli ultimi anni la scena indie rock britannica ci ha abituati molto bene, con artisti come Foals, Maccabees, Kaiser Chiefs, Franz Ferdinand e Arctic Monkeys solo per fare qualche nome. In un contesto in cui per emergere bisogna sgomitare non poco, i Two Door Cinema Club riescono nell’ardua impresa di fornire qualcosa di nuovo al genere, grazie ad alcuni elementi ben caratteristici nel loro modo di suonare ed esprimersi: intanto la voce di Alex Trimble, delicata ma capace di raggiungere vette importanti, come ampiamente dimostrato nei live. Poi c’è la chitarra di Sam Halliday, che più che elettrica sembra elettronica, capace di creare riff sempre orecchiabili e non banali, in perfetta combinazione con i synth suonati da Kevin Baird.
L’album era stato preceduto dal singolo Sleep Alone, in effetti ottimo esempio di quello che Beacon è in grado di offrire: i ritmi sono leggeri ma incalzanti, i testi semplici, la voce particolarissima, che conduce per mano tutti i componenti della band dal primo rullo di batteria fino all’ultimo. Di tracce da consigliare in questo album ce ne sono parecchie: dal delirio elettro pop di Handshake alla cavalcata selvaggia di Wake Up, da Someday a Pyramid, questi 40 minuti di buona musica indie lasceranno sicuramente soddisfatti i fan del genere e della band, senza annoiare pur presentando una precisa impronta dall’inizio alla fine.
I Two Door Cinema Club continuano sulla buona strada intrapresa da Tourist History, cd d’esordio del 2010, e dimostrano di avere le carte in regola per affermarsi in un settore in cui fare copia&incolla a volte sembra l’unico modo per farsi valere. Come tutte le vere band, non ci resta che aspettare il terzo album, che dichiarerà se questi ragazzi nord irlandesi vogliono fare il salto di qualità o restare nell’oceano di indie rockers spariti dopo un inizio promettente.
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