Trerose
Pop Noir
(A Buzz Supreme)
indie pop
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Questo trio è nato all’incirca tre anni fa quando Eleonora Merz, Pino Dieni e Fabiano Spinelli hanno deciso di formare i Trerose con l’idea di suonare canzoni in linea con la tradizione italiana, affascinanti, sognanti, intrise di un tenue pop, un po’ di brivido rock e atmosfere psichedeliche. Oggi con questa miscela pubblicano Pop Noir, disco che allinea 9 tracce molto placide, sui 38 minuti, prodotto da Umberto Maria Giardini.
Tre come i membri ufficiali del gruppo, e Rose per la sua delicatezza ma anche varietà di colori e di profumi rappresentati nelle loro canzoni. Appena metto su questo disco la voce di Eleonora Merz si rivela avvolgente e melodica, contornata dalla sensibilità musicale dei suoi compagni di viaggio. I brani sono arrangiati con delle trovate interessanti, giochi elettrici, soluzioni sonore che lasciano questo album sospeso mentre stiamo facendo altro, accompagnandoci nella nostra giornata di lavoro o mentre ci occupiamo delle faccende domestiche o prepariamo un gran pasto in cucina. Non ci disturba, ma ci avviluppa come un Mantello, ci tiene per mano con affetto.
I brani non hanno grandi sussulti, c’è spensieratezza nella fiduciosa Tutto Passerà e si scaldano le corde nell’ultimo brano, L’apertura, giusto nei minuti iniziali, per poi arrestarsi con moti sospesi, divagazioni, suoni onirici. In generale Pop Noir vola sui brani con una gradevole leggerezza, senza innesti elettronici inutili perché le canzoni risultano “piene” grazie alla bravura di Fabiano e Pino, supportati da Umberto Maria Giardini alla batteria, chitarra, vibrafono, cori e percussioni, e da Michele Guidi alle tastiere.
C’è spazio anche per uno strumentale, Un Giorno, che riassume le loro influenze verso Pink Floyd, Robert Fripp, Cristina Donà, David Bowie e i Radiohead meno elettrici: i Trerose ci offrono un Pop Noir soffice e passionale, che ama esplorare diversi linguaggi sonori senza strafare, risultando semplice e delicato in questo percorso intrapreso dai tre musicisti.
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