Tre Allegri Ragazzi Morti
Sindacato dei Sogni
(La Tempesta Dischi)
alternative rock
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L’ottavo album dei Tre Allegri Ragazzi Morti ha come titolo Sindacato dei Sogni, traduzione letterale di The Dream Syndicate, la band fondata da Steve Wynn, traendo ispirazione per la stesura di questo nuovo disco composto da 11 brani, sviluppato durante le sessioni nel trevigiano all’Outside Inside Studio, ascoltando anche Television, Grateful Dead, Can e Kraftwerk. E’ un album dove il trio compie per certi versi un ritorno alle origini, un cerchio che racchiude i 25 anni di musica dei famosi rockettari mascherati di Pordenone strizzando l’occhio alla psichedelia leggera.
Subito riconoscibili con il rock delicato e trascinante di Caramella, dove accorre Nicola Manzan aka Bologna Violenta al piano elettrico, e con il beat di Calamità che dipinge la loro affettuosa Pordenone fatta di bovari, ricchi, bevitori da bar ma anche di operai del Ghana, i TARM raccontano pezzi della loro vita, rivolgendo uno sguardo alla loro cultura locale ripercorrendo in C’era Un Ragazzo Che Come Me Non Assomigliava A Nessuno le sonorità recuperate dal periodo del The Great Complotto, il movimento artistico locale di fine anni 70, ricordandoci che “C’era una musica solo per noi, suonavamo come nessuno”, accompagnati dal sassofono del jazzista franco-friulano Francesco Bearzatti.
I TARM producono una serie di delicati viaggi sonori onirici partendo da Accovacciata Gigante, brano in due parti inconsueto nella loro discografia, e Non Ci Provare, giocando con strumenti del periodo del rock psichedelico con una Ludwig del 1973 per tenere il ritmo, il Fender Rhodes di Manzan, e i synth a corredo anche grazie all’intervento di Matt Bordin, che ha lavorato con loro nella ricerca di nuove sonorità. Torna anche Adriano dei Bud Spencer alla chitarra, dopo la sua collaborazione nel precedente album Inumani.
Il brano che omaggia il rock psichedelico è Una Ceramica Italiana Persa in California, titolo che prende spunto dai tre gattini di ceramica (tre come i musicisti) finiti sulla copertina del disco, comprati durante un viaggio in California da cui è partita questa ricerca sonora. E’ proprio questa canzone la punta di diamante di Sindacato dei Sogni, un excursus di 12 minuti che si apre con un tappeto strumentale di circa 5 minuti prima che la voce di Davide Toffolo si faccia strada nella foresta di suoni, lasciando poi spazio alle digressioni della chitarra sognante.
Il marchio dei Tre Allegri Ragazzi Morti lo ritroviamo nella bellissima Bengala, o nella piacevole AAA Cercasi introdotta dall’armonica di Bordin, o anche in Mi capirai (solo da morto), dove si inerpica il flauto traverso di Ruben Gardella. Una ricognizione nella musica rock psichedelica che non è affatto invadente, ma si sposa con il mood sonoro della band indipendente tanto quanto capitato nei trascorsi episodi discografici a base di swing o dub, strafottendosene fortunatamente delle mode musicali del momento.
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