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Trauma Forward: Scars

Un concept album (quasi) strumentale come non se ne fanno quasi più. È Scars dei toscani Trauma Forwards

Trauma Forward

Scars

(L.M. European Music)

experimental, dark, goth, progressive rock

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Trauma Forward- ScarsUn concept album (quasi) strumentale come non se ne fanno quasi più. È Scars dei toscani Trauma Forwards.

Scritto e registrato nel corso di quattro anni, si tratta di un disco d’esordio con molti pregi e qualche difetto.

Le dodici tracce esprimono <<un’esperienza attraverso emozioni e sofferenze, il viaggio di due manichini vuoti>>.

Tra i pregi troviamo la capacità del duo (che in sala s’espande a quartetto) di spaziare tra diversi generi rimanendo sempre credibile: sperimentazioni vari, intrusioni elettroniche, cavalcate progressive, atmosfere scure e gotiche: tutto trova posto tra le tracce di Scars.

Ma allo stesso tempo questa varietà di generi e stili, non tutti affrontati senza cadere nelle trappole dei generi abbondantemente codificati, crea anche un senso di disorientamento nell’ascoltatore, che fa fatica a entrare in mood che subito è catapultato in un altro.

I Trauma Forwards con Scars hanno realizzato un disco di indubbio interesse, ma ancora con alcune cose da mettere a fuoco, primi fra tutti i punti saldi a cui fare riferimento. Infatti, qui non siamo (per fare un esempio) alle prese con un disco progressive che si prende la libertà di spaziare fra altri generi, ma con una serie di idee e di contenuti musicali di ispirazione / derivazione / generi nettamente diversi tra loro e che qualche volta trovano difficoltà a raggiungere un equilibrio, che magari forse c’è nella testa dei loro autori, ma che fatica davvero molto ad arrivare all’ascoltatore.

I Trauma Forwards, quindi, al momento si rivolgono a un pubblico (purtroppo ormai ridottissimo) instancabile e con la continua voglia di lasciarsi stupire anche da repentini cambi di registro. Se siete fra questa tipologia, con quest’album troverete pane per i vostri denti e note (tante) per le vostre orecchie.

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Massimo Garofalo
Massimo Garofalo

Critico cinematografico, sul finire degli anni '90 sono passato a scrivere di musica su mensili di hi-fi, prima di fondare una webzine (defunta) dedicata al post-rock e all'isolazionismo. Ex caporedattore musica e spettacoli di Caltanet.it (parte web di Messaggero, Mattino e Leggo), ex collaboratore di Leggo, il 4 ottobre 2002 ho presentato al cyberspazio RockShock.
Parola d'ordine: curiosità.
Musica preferita: dal vivo, ben suonata e ad altissimo volume (anche un buon lightshow non guasta)

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