Tracey Thorn
Record
(Caroline International S&D)
pop, electropop
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In una carriera che ormai passa i 35 anni di successi, Tracey Thorn ha spaziato fra vari generi, tutti più o meno uniti da una componente elettronica.
Una carriera iniziata solista nel 1982 e poi proseguita con gli Everything But the Girl e diventata nuovamente solista. In mezzo a tutto ciò anche alcune collaborazioni, fra le quali la più prestigiosa è quella coi Massive Attack di cui si ricorda una delle più belle canzoni dell’epoca trip hop, una Protection che è ormai storica.
In questo Record, Tracey parte subito alla grande col primo estratto Queen, brano molto orecchiabile che si presta bene alla heavy rotation nelle radio inglesi; probabilmente troppo di qualità per la realtà italiana.
Molto intrigante anche Air, raffinato brano electropop per intenditori.
Con Guitar si strizza maggiormente l’occhio al pop e con un remix idoneo, come fu quello di Todd Terry per Missing, potrebbe diventare una hit planetaria, seppure una frase come “ and i miss you… like a desert miss the rain” non sia facilmente ripetibile.
Ipnotica e seducente la successiva Smoke, che lascia poi spazio a Sister, brano che vede il featuring di Corinne Bailey Rae, oltre 8 minuti di sonorità che ricordano davvero quelle della già citata Protection.
Se con Go si entra in una dimensione più introversa, con Babies si salta nel passato e negli anni ’80 più pop.
La bellissima ballad Face conduce a Dancefloor, altro probabile singolo introdotto da una voce robotica alla Kraftwerk che apre poi a un sound molto radiofonico ma anche molto di classe; classe come quella immensa di Tracey Thorn, un’artista eclettica che in una lunga e prestigiosa carriera ha raccolto molto meno di quello che avrebbe meritato.
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