Thus:Owls
Cardiac Malformations
(Cd, Almost Musique)
progressive
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Cardiac Malformations é un album coraggioso. Il titolo stesso suggerisce come si tratti di una condensazione di pezzi complessi e destrutturati, sperimentazioni musicali estreme da amare o da odiare, pertanto ben lontane dalle sonoritá prog-pop centellinate in soli tre minuti.
I Thus:Owls nascono dal genio di Erika Alexandersson (Angell), cantante e musicista di impianto classico con alle spalle diverse nomination per i Grammy e una carriera da solista. Tre anni la cantante fa ha radunato un manipolo di musicisti per istituire il collettivo dei Thus:Owls. Tra di essi spiccano Cecilia Persson, cantante e pianista del gruppo jazz- progressive dei Paavo, Simon Angell e Martin Höper (il quale ha collaborato con gruppi come Koop e Loney Dear). L’album di debutto del collettivo di Stoccolma raccoglie brani incisi nel 2008; fu pubblicato inizialmente da una etichetta locale di Goteborg ed é giunto fino a noi grazie alla ristampa a cura della Almost Musique, che ne ha reso possibile una distribuzione più ramificata.
L’opera, come sopra accennato, si presenta come un incidentato viaggio nei meandri di una realtà destrutturata e caotica, fitta di echi abbozzati incapaci di concretizzarsi in precise influenze musicali. I Thus:Owls assomigliano a tutti, ma non sono riconducibili a nessuno. Le canzoni sono prevalentemente prodotti della Angell, la quale mixa minimalismo e pop progressivo, musica da camera ed improvvisazioni jazz. Si tratta di richiami a sonorità retró da cabaret e brevi incursioni in sperimentazioni folk fiabesche; un collettivo di emozioni che possono sovrastare l’ascoltatore portandolo a una duplice reazione: istintiva repulsione o istantanea attrazione. Nell’introduzione di Yellow Desert il flauto gioca con la voce della Angell, creando un crescendo di tensione che irrompe in uno strascicato lamento. Il caos della “Malformazione” si concretizza in brani come Eagles Coming In, in cui la sconfinata introduzione è interrotta da un solenne intermezzo corale in una lunga processione onirica. I ritmi tribali dal retrogusto indie folk di Climbing the fjelds of Norway si scontrano con la successiva Sometimes, dagli evidenti richiami jazz. Le chitarre elettriche irrompono con le percussioni in Let your Blood Run in una antitesi di rumori stridenti e melodie minimaliste. L’opera si conclude con la processione ancestrale di The Atlantic, in cui il coro divinatorio é accompagnato dalla voce della Angell.
Il post rock, progressive jazz, folk pop di Cardiac Malformations è la sintesi di rimandi alle atmosfere oniriche del Nick Cave di Pink Moon, alle sperimentazioni di Sigur Ros, la delicata voce di Bjork e le atmosfere celestiali dei Bat for Lashes di Two Suns. Come già ribadito, nei Thus:Owls è possibile riconoscere tutti e nessuno; questo rende Cardiac Malformations un album difficile da assimilare al primo ascolto. Sconsigliato agli amanti della canonica scaletta da album indie-pop, caldamente raccomandato invece a coloro che si non temono di scontrasi con dissonanze e fugaci intrusioni dei più disparati generi, in una piena condensazione di emotività ed evocazioni.
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