The Suricates
Storie di poveri mostri
(Autoproduzione)
post-rock
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Storie di poveri mostri non è un album qualunque. Non è un album che potete ascoltare distrattamente e passivamente, mentre siete impegnati a fare altro. Provateci, vi rapirà in un vortice di pensieri ed emozioni che non potrete fare a meno di provare.
Storie di poveri mostri è il secondo EP dei The Suricates, band di giovani ragazzi abruzzesi, ed è parte di un progetto allargato ad altre espressioni artistiche: poesia, fotografia e musica si fondono per dar voce a condizioni estreme di dolore umano, alle storie di quei poveri mostri che si nascondono tra di noi o che potremmo essere addirittura noi stessi. Si percepisce da subito che il disco non è fine a stesso, le tracce sono 7 e ognuna dà voce ad una storia, al protagonista di quella storia altrimenti intrappolato in un testo o in una fotografia. L’idea del progetto è nata dallo scrittore e fotografo Antonio Dragonetti, ma l’apporto della musica dei The Suricates è fondamentale per la riunificazione delle sensazioni provenienti dalle inquietudini espresse nei reading e nelle foto.
Gli strumenti della band danno vita a sonorità scelte con estrema meticolosità che sembrano scaturire da un mondo sotterraneo, che vive ai margini della realtà ma che incombe minaccioso: le tracce si susseguono tra le pieghe di una voce cantautoriale che sa essere incredibilmente teatrale e penetrante (che in più casi sprofonda in recitativi al confine tra il canto e il parlato) e l’alternanza di motivi malinconici portati avanti anche da suoni orchestrali, quale l’organo presente ne Il sacrificio o lo xilofono de La Processione, e il crescendo di volume tipico del più duro post-rock. Alcune volte l’intreccio riesce meglio come in La passione di un piccolo cristo o La madre, altre volte può sembrare un po’ forzato come nel caso de Le streghe. Tuttavia l’apice della tensione e della buona riuscita del lavoro si raggiunge nell’ultima traccia dell’EP, L’esorcismo.
Bene e male, diavolo e Dio, amore e odio, madre e figlio, un destino crudele, tante sono le tematiche affrontate in Storie di poveri mostri che, per capire fino in fondo le scelte musicali, non possono essere ignorate: ogni mossa, anche la più azzardata, non è lasciata al caso e il risultato finale è un connubio perfetto di musica e parole e soprattutto sentimenti. Un ascolto affrettato e distratto del disco sicuramente non può rendergli adeguata giustizia.
I The Suricates sono Alessandro Cicchitti (voce, cori, tastiere), Vincenzo Di Santo (batteria, tastiere, violino), Armando Lotti (basso, contrabbasso, xilofono), Daniele Paolucci (chitarra, synth, campionature) e Filippo Maria Di Nardo (chitarra, batteria, synth).
Ps: L’album è in free download all’indirizzo http://thesuricates.bandcamp.com/
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