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The Slaughterhouse 5: Alban B. Clay

Come riuscire a fondere stile, voglia di sperimentare, inventiva e tanta energia e riversarlo in un concept album come Alban B.Clay non è roba da poco, ma i The Slaughterhouse5 ci riescono convincendo per talento e qualità

The Slaughterhouse 5

Alban B. Clay

math rock

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Il gruppo danese The Slaughterhouse 5 prende il nome da un romanzo di Kurt Vonnegut; ci regala un math rock con influenze art che sin dal primo ascolto colpisce per la sua originalità e per la fervida inventiva.

In questo concept album Alban B.Clay i The Slaughterhouse5 si siedono immaginariamente (ma neanche tanto) ad un banchetto raccontando le vicissitudini del protagonista che dà il nome al lavoro.

Certo, ascoltando l’intero album si trova qualche difficoltà nel relegarli in un genere soltanto, tanto riescono a spaziare e a far vibrare le corde dell’inventiva e questo non rappresenta di certo un limite bensì una qualità.

Dopo una breve introduzione si inizia con Alban B. Clay The Artisté dove la voce tagliente, calda e potente esplode insieme a riffs e cori presentandoci appunto il protagonista dell’album.

In Light Bulbs (A K.M.R.J Cover) sospiri campionati fanno da cornice ad una melodia accattivante dove emerge il timbro potente e variegato della voce e dove il ritornello ricorda vagamente sonorità rock anni ’80.

In Hitler in the box è un discorso immaginario del Führer alla folla festante ad aprire le danze per poi lasciare spazio alla voce femminile che, intrecciandosi con quella maschile, ci regala un pezzo valido ed  orecchiabile.

In The Celebrity Snuff , track divisa in due parti, si inizia con un’atmosfera più riflessiva per far posto a riffs più tellurici per poi, nella seconda parte, lasciare spazio ad una composizione più sperimentale e aggressiva.

In definitiva un lavoro davvero notevole quello dei The Slaughterhouse5 che con il loro Alban B.Clay regalano vibrazioni positive sin dalle prime tracce. Riescono a convincere sia sul piano qualitativo che su quello dello stile e dell’inventiva con la voce sempre su gli scudi, elemento trainante per queste 16 tracks da non perdere.

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