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The Once: Departures

I canadesi The Once ritornano con un disco nuovo, Departures, e con il loro folk un po' celtico a metà tra Blackmore's Night, Mark Knopfler e Leonard Cohen

The Once

Departures

(Nettwerk Music Group)

folk

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The Once- Departures-recensioneLe atmosfere magiche dei Blackmore’s Night, gli scenari autunnali di Mark Knopfler e la tradizione cantautorale trasmessa da personaggi come Leonard Cohen (tra l’altro connazionale del gruppo): i canadesi The Once sono tornati con il loro folk vagamente celtico e con Departures, un disco dalle sonorità sognanti che assume sfumature diverse ad ogni traccia.

Un folk incantevole e trascinante guidato dalla voce cristallina alla Candice Night della frontwoman Geraldine Hollett. Il trio proveniente dall’isola di Terranova conquista e cattura completamente, esplorando tutti i territori del genere, estraendone le innumerevoli radici e dandogli una luce moderna.

Ogni brano è una partenza verso un luogo diverso, un viaggio immaginario che cambia scenografia continuamente. Dall’avvincente cover di Can’t Help Falling In Love alla ruggente The Nameless Murderess,una sorta di allegrotta marcia funebre, dal gospel della closing track Sonny’s Dream, cantata interamente a cappella, ai toni più pop come quelli di Fool For You, il disco ci porta delicatamente via dalla realtà che ci circonda.

Uno stile semplice senza tanti fronzoli, piacevole e privo di punti deboli. Una fiaba raccontata dalla musica.

Departures è un ottimo lavoro che si impone con decisione sulla scena folk internazionale. Buone nuove dal Canada quindi.

Preparatevi a partire senza muovervi da casa.

http://www.theonce.ca/

 

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Francesca Marini
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