The Mainstream
Have No Fear
(Cd, Stream records)
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Have no fear è il terzo album dei Maistream, il primo ad uscire fisicamente in Italia. Non fatevi ingannare dal nome della band, unica, data la sua composizione internazionale, la cui musica infatti si colloca lontana dalle principali correnti musicali e del” commercial”. Con quest’album il gruppo italo-franco-tedesco percorre in modo più deciso, rispetto ai lavori precedenti, le vie dell’indie e del rock cantautoriale, attraverso 15 brani che alternano, forse con poca unità, suoni più aggressivi a toni più soft e semplici e tra i quali ne spiccano alcuni decisamente di livello superiore rispetto alla media del disco.
Have no fear, bellissima e struggente nella sua semplicità, è anche la traccia che apre l’album e il riassunto dell’intero messaggio contenuto in esso: non avere paura, non avere paura nell’affrontare e guardare in faccia la realtà, tirando fuori tutto il nostro coraggio. Non a caso le tematiche dell’album sono davvero importanti, particolarmente in alcuni brani come Africa, dove la guerra è vista con gli occhi dei bambini, o Taylor Rain dove la band affronta il difficile tema della sessualità raccontata attraverso i mezzi di comunicazione come la televisione.
Non mancano poi le canzoni dal tocco più personale e profondo come Shine, brano arricchito dal tocco Gospel dei suoi cori, Yellow tree, forse la più romantica dell’album insieme a Close my eyes, oltre che una delle più belle. A metà album troviamo Sleep with me, piccolo capolavoro creato dalla band che grazie al suo ritmo incalzante, a tratti tribale, ai suoi cori, e ad un assolo che omaggia e ricorda (senza voler evocare paragoni blasfemi) i suoni emessi dalla Schecter custom stratocaster dell’immenso Mark Knopfler, è il principale punto di forza di Have No Fear.
I Mainstream hanno dato vita ad un disco spezzato in due, che si divide tra canzoni piatte, ripetitive, che si ricordano poco nell’insieme del disco, e tracce di alto valore, segnate da genialità e grande originalità, che ci permettono di definire Have No Fear come un buon prodotto, che però manca di unità e soffre molto dell’altalenanza nel livello dei 15 brani, forse troppi per un disco che ha nel singolo più che nell’insieme la sua caratteristica migliore.
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