Recensione The Hacienda: Picking Pennies Off The Floor

The Hacienda

Picking Pennies Off The Floor

(CD, Black Candy)

brit pop

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Picking Pennies Off The Floor non è un disco normale. Ha una caratteristica molto particolare. Diciamo che se siete un gruppo italiano che decide di scrivere e cantare le proprie canzoni in inglese, dovreste avere la stessa attitudine che hanno avuto gli Hacienda. Annullare completamente la propria italianità nell’approccio alla musica e studiare, studiare, studiare i classici anglosassoni ed americani, farli propri, assorbirli completamente. Regola che considero valida per tutti i generi.

Gli Hacienda hanno scelto di immergersi nel brit pop inglese, ma non si sono fermati agli Oasis, come molti nuovi gruppi italiani fanno. Sono andati alla radice, risalendo fino al Northern Soul, attraverso i Kinks e gli Who, sporcandosi con Clash e Stiff Little Fingers, guardando oltre oceano alle melodie di Burt Bacharach (che sarebbe orgoglioso di sentire un brano come Why Would You Come Back) e dei Byrds.

L’ampio uso dei fiati rende l’aria del disco molto più internazionale del precedente Conversation Less, che rimane un piccolo capolavoro della musica brit pop italiana.

Non pensate ad un disco con sonorità vecchie, perché un brano come Later On Demand difficilmente lo trovereste nel passato. Last Bus On the Way è una gemma che brilla di luce propria. L’album si chiude con Sun Down Four Fifty Seven, una chiusura migliore non poteva esserci.

La domanda immediata che una persona si pone alla fine dell’ascolto di questo disco è: quando si trasferiranno gli Hacienda in Gran Bretagna? cosa aspettano? saranno pronti gli inglesi alla Italian Invasion? Io attaccherei con tre carrarmatini.