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The Go Find: Brand New Love

Synth e romanticismo: il binomio viene riesumato in questa nuova uscita dei The Go Find, Brand New Love

The Go Find

Brand New Love

(Morr Music)

indietronica

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[youtube id=”kZF0-RNgsUA” width=”620″ height=”360″]

The Go Find- Brand New LoveSynth e romanticismo, binomio vincente dei primi anni ’80 con il movimento new romantic, viene riesumato in questa nuova uscita dei The Go Find, ormai consolidato gruppo di musicisti e non più solo project di Dieter Sermeus. Con il nuovo Brand New Love (titolo che parla da solo), il musicista belga e i suoi compagni raccontano storie sentimentali aggiornate ai nostri tempi, pur riprendendo volentieri sound e attitudine di gruppi come Duran Duran, Culture Club e i primi Talk Talk.

Dopo aver confezionato un buon album di indietronica con Miami (2004), i The Go Find hanno subito iniziato la loro parabola discendente con Stars On The Wall (2007) e il penultimo Everybody Knows It’s Gonna Happen Only Not Tonight (2010). Brand New Love ammorbidisce il sound degli inizi in (s)favore di una musica vellutata ed atmosferica, romantica e futuristica, compiendo un viaggio a ritroso negli anni ’80.

Con questa scelta il gruppo belga perde da una parte un po’ di quella imprevedibilità di certa musica elettronica, e dall’altra aumenta la monotonia delle composizioni.

Nonostante il disco sia composto da sole 10 tracce, si fa veramente fatica ad arrivare alla fine. La voce lieve e raffinata di Sermeus accompagnata dai tappeti soffusi dei synth non producono di certo l’effetto sperato dalla band. Innanzitutto non c’è un brano che davvero spicca rispetto agli altri, nonostante a volte si cerchi di cambiarne il ritmo. Non i giochi di synth di Jungle Heart né i ritornelli ripetuti fino allo sfinimento di The Message o di Japan cambiano la storia. Summer Boys paga per la sua eccessiva lentezza e delicatezza. Idem per The Lobby, nonostante le percussioni più marcate.

Il peggio arriva con On The Rebound, una canzone romantica cantata da una voce femminile con una base alla Suicide ma accuratamente addolcita e poco invasiva: l’inserimento di questo accompagnamento è solo una scusa per aggiungere qualcosa di diverso nella musica, ma il risultato è che non segue nessun criterio.

We Promised Together e We Run sono più vive ma ugualmente trascurabili. Your Heart si appiattisce sempre più man mano che passano i secondi; la vellutata ma tediosa The River che chiude l’album è forse la traccia meno sopportabile di tutte.

Tutte queste ballate pop sono sostenute da tappeti di tastiere e tocchi di synth pseudo futuristici, cantate con la stessa delicatezza di un Mark Hollis e l’eleganza di un Simon Le Bon. I risultati però sono ben lontani da una qualità accettabile: la voce è noiosa, le basi sono monotone. L’album sprofonda nel romanticismo più banale e piatto, tipico proprio degli anni ’80 e di quel tipo di musica che si vuole resuscitare. Brand New Love è un disco datato che conferma solo i limiti espressivi della musica dei The Go Find.

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