AdBlock Detected

Stai usando un'estensione per bloccare la pubblicità.

RockShock.it dal 2002 pubblica contenuti gratuitamente e ha la pubblicità come unica fonte di sostentamento. Disabilità il tuo ad block per continuare.

The Futureheads: Rant

I Futurheads per questo album voltano le spalle all'indie e spiazzano anche i loro fan

The Futureheads

Rant

(Cd, Nul Records)

a cappella

_______________

The Futurheads- RantC’erano una volta i Futureheads. E c’era una volta il loro indie/post-punk. Si perchè con questo Rant la band inglese vuole stupire tutti: un album interamente a cappella!

Ignorante di questo improvviso cambio di marcia, mi appresto ad ascoltare (e mi aspetto) il loro solito indie. Avanti con la prima traccia: Meantime. Non è altro che un loro brano vecchio riarrangiato a cappella. Ok penso: ora le strade sono due. O è un album di sole vecchie canzoni riarrangiate (ovviamente non tutte a cappella), o solo un apripista insolito per un album di inediti: nel secondo caso ben venga!

Avanti con la seconda traccia, Meet Me Halfway. Con mio grande stupore la canzone è in realtà una cover a cappella dei Black Eyed Peas: le mie 2 precedenti impressioni si fondono e viene fuori che Rant è un album di vecchie canzoni, cover, e riarrangiamenti di canzoni tradizionali. Il tutto rigorosamente a cappella. In questo loro quinto album, infatti, i Futurheads hanno messo da parte gli strumenti e si sono concentrati solo sulle parti vocali perché a detta loro le armonie vocali in 4 parti sono state sempre molto importanti.

Tutto è iniziato nel 2010, quando la band è stata invitata da Jo Whiley (dee-jay della BBC) a suonare una cover: pensarono bene di proporre Acapella di Kelis come un mini-coro gregoriano. Eccoli 2 anni dopo che un’idea quasi casuale si concretizza nella maniera più assoluta su un album intero.

Oltre ad includere la canzone di Kelis, le altre 2 cover presenti nel disco sono The N. 1 Song In Heaven degli Sparks e Beeswing di Richard Thompson.

Summer Is Cumen In, The Keeper e The Old Dun Cow sono vecchie canzoni tradizionali inglesi.

Figurano nell’album anche vecchi brani dei Futurheads come Robot, Thursday e Man Ray. Quest’ultima ospita la ghost track Hanging Johnny, brano folk tradizionale.

Il chitarrista e cantante del gruppo, Barry Hyde, ha recentemente affermato che chi non compra Rant non può essere considerato un vero fan dei Futurheads: è una frase detta in buona fede, o è un semplice trucchetto per aumentare le vendite di un album che secondo me venderà davvero poco? Sono aperte le scommesse…

Gli ultimi articoli di Alessio Morrone

Condivi sui social network:
Alessio Morrone
Alessio Morrone
Articoli: 172