The Big South Market
Muzak
hard-rock
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I The Big South Market sono solamente in due ed è difficile crederlo con tutto il casino che fanno, ma vi assicuro che è proprio così. Il loro EP d’esordio si intitola Muzak, distorsione lessicale di music, ossia la musicaccia, quella che si può ascoltare di sottofondo nei supermercati e nei centri commerciali. Il nulla nel nulla, praticamente.
Già, perché ancor prima che a una critica contro la musica commerciale in genere, questo titolo insinua nella mia mente elucubratrice i flash di una contestazione di molto più ampio respiro in cui vedo il sistema economico globalizzato, molte caratteristiche sociologiche di frotte di umani addomesticati e tante altre cose sulla scia.
Semplici suggestioni? Non lo so, fatto sta che la rabbia che sprizzano questi 5 pezzi sembra confermare una reazione creativa per certi versi scomposta, in ambedue le accezioni del termine. Già, perché alla furia strisciante che restituisce l’idea di un’esposizione musicale allo stato brado, si unisce la destrutturazione dell’archetipo classico del brano.
Come dicevo, loro sono solamente in due e hanno eliminato colui che abitualmente fa il lavoro sporco ma essenziale, il negletto condannato alla vita da mediano, il basso, questo sconosciuto, che ha fatto e fa da spina dorsale a un po’ tutti i nostri pezzi preferiti ma che normalmente non notiamo affatto. Neanche quando, appunto, non c’è.
Giuseppe Chiumeo (chitarra e voce) e Ruggiero Ricco (batteria) picchiano giù duro e i brani reggono bene lo stesso. Il loro rock asciutto, nudo e crudo per usare un’espressione banale ma efficace, ha qualche sfumatura di blues, qualche altra di grunge, e naturalmente l’immancabile melodia che, pur se torturata a volte anche in maniera brutale, non finisce mai nascosta del tutto.
La band è giovane, si è formata soltanto nel 2015, anche se entrambi i membri hanno dei background solidi: Ricco è il batterista dei trash-metal Cancrena e in passato si è esibito in diversi festival internazionali con i The Dogma e i Golem; Chiumeo è il fondatore dei The Rest Side, formazione crossover di cui è anche frontman.
The Big Sound Market arrivano da Barletta e, quindi, non mi viene in mente nulla di più adatto per chiudere questo pezzo se non una loro auto-citazione che è anche un auspicio per il futuro: il grande Mercato del Sud è ufficialmente aperto.
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