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The Beets: Let the Poison Out

Chiudete gli occhi ed ascoltate. Suoni prepotenti, duri e secchi riempiranno il vostro spazio per immergervi in immagini, forse solo immaginate e mai vissute, ma del tutto reali. Sono i The Beets con il loro nuovo album Let the Poison Out

The Beets

Let the Poison Out

(Cd, Hardly Art)

psichedelica, garage rock

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the-beets-let-the-poison-outSembra incredibile come alcuni incontri, alcune strade incrociate per caso, siano in grado di dar vita a situazioni coinvolgenti. La storia dei The Beets nasce proprio dal divertimento del caso. In un normale giorno di scuola, due ragazzi Juan Wauters e José Garcia fanno amicizia a lezione di Arte, dando il via alla loro carriera internazionale. Inizia così, il loro percorso musicale, accompagnati ogni volta da un batterista diverso, fino a trovare stabilità con l’arrivo di Chie Mori, coinvolto in questo Let the Poison Out .

Provenienti dal Queens, i tre ragazzi hanno dominato, in poco tempo, la scena newyorkese e pare che l’ingrediente che abbia fatto di loro un gruppo vincente sia la determinazione. Sono da più parti definiti “Hard Workers”, ma per loro è solo una passione.

“Non è uno stress, siamo tutti buoni amici ed è come se ognuno di noi cantasse con il proprio idolo musicale, è come se stessi cantando con John Lennon” afferma Wauters, e chi lo ascolta pensa proprio che il gruppo si distingue per degli accenti prettamente sessantottini, che rimandano a sonorità dure e forti ma di prima classe.

Con due Lp e tre singoli diffusi, ora tocca a Let the Poison Out provare a fare il grande salto verso un successo planetario, la cui originalissima presentazione grafica è stata curata dalla loro guida Matthew Volz.

Let the Poison Out regala 13 tracce, non particolarmente lunghe, ma assolutamente coinvolgenti.

Il ritmo crudo e prepotente è scandito da pennate forti di chitarra, richiamando di getto le melodie dei Troggs. La lentezza nostalgica di alcune tracce ritrova il ritmo in rincorse affannose di voci stridule e non compatte, che sanno però regalare attimi di ricco piacere.

L’unico neo, per alcuni canzoni, è il ripetersi di alcuni accordi e suoni che rievocano, forse in maniera troppo evidente, il legame con il passato a cui si ispirano, senza però essere in pieno protagonisti.


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