Sviet Margot
Glance to Infinity
(Agoge Records)
indie rock
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Uno sguardo all’infinito, è quello che avrebbero voluto dare gli Sviet Margot con il loro secondo album, Glance to Infinity appunto.
Quello degli Sviet Margot è un nome particolare, Sviet dal russo significa Universo e Margot è ripreso dalla bellissima compagna di Lupin III. Un nome contorto, come anche la loro musica.
La band indie rock romana è tornata sulla scena dopo tre anni dal loro primo album, Spiriti di luce, un disco più melodico rispetto a Glance to Infinity che appare molto più accattivante. Ma non per questo migliore. Anzi.
Le canzoni sono più ballabili e grintose, alcune invece più eleganti ma quello che disturba è la voce troppo cristallina di Tiziana Giudici che se su un rock melodico ci può anche stare, in sonorità indie-rock e progressive infastidisce un po’.
Ma non solo il nome della band appare contorto, in questo album anche i testi sono più complessi ed esprimono immagini visionarie. In tutto ciò si può però trovare un filo conduttore che è quello del viaggio, di uno sguardo all’infinito (da qui il titolo) e di mirare oltre i propri limiti.
La scelta di cantare dall’italiano (come nel primo album) all’inglese, ha visto gli Sviet Margot protagonisti di un tour europeo che ha toccato la Polonia, la Repubblica Ceca, la Slovacchia, l’Ungheria e l’Ucraina.
Scelte azzardate, forse troppo, ma loro ci hanno comunque provato anche se il risultato non è dei migliori.
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