Stevie D featuring Corey Glover
Torn From the Pages
(Mighty Music)
Rock
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È un periodo di intenso lavoro quello che negli ultimi anni sta interessando Corey Glover. Tra CD e tour con i Living Colour, concerti in onore di David Bowie, un disco non entusiasmante con gli Ultraphonix insieme a George Lynch dei Dokken, ora arriva questa collaborazione con il chitarrista, nonché produttore Stevie D, al secolo Stephen DeAcutis.
Senza girarci troppo intorno, va detto che era da tempo che Glover non si cimentava con il rock a tutto tondo.
In questo lavoro si parte fortissimi con i primi due brani dove la chitarra di Stevie D viaggia spedita, coadiuvata al massimo dal talento indiscutibile del frontman dei Living Colour.
Final Resting Place inizia con un coro solitario del cantante, su cui è il chitarrista a cucire addosso musica di qualità supportato da un organo anni 70. Semplicemente meraviglioso il crescendo che accompagna la canzone così come il ritornello.
Strung Out ci riporta indietro nel tempo ad Hymns, debutto sottovalutato da solista del 1998 di Glover. Un lento davvero ispirato, melodico e senza troppi fronzoli.
Fay è molto radio oriented, mentre Haunted è un blues decisamente moderno con ispirazione soul.
Now or Never ha una base funky su cui si appoggiano i fiati creando una song decisamente ispirata. La lunghezza del lavoro, forse, potrebbe annoiare, ma non è cosi.
Alla fine il disco si chiude con un ottimo strumentale Face Plant che rende giustizia al grande talento di Stevie D che ha fatto bingo con Glover, consegnandoci uno dei lavori migliori di questo 2019.
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