Steve Roach & Eric Wøllo
The Road Eternal
(CD, Projekt)
ambient, elettronica
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Se Brian Eno è il guru dell’elettronica immaginaria dei non-luoghi (aereoporti, centri commerciali…) e atmosfere per film, Steve Roach è il signore dei paesaggi sonori e delle lunghe strade che percorrono territori sconfinati, dove non si riesce a scrutare con lo sguardo la fine dell’orizzonte.
La discografia del californiano Steve Roach (compositore, grande innovatore della musica ambient ed elettronica) è sconfinata: 75 o quasi dischi in studio + 5 live.
The Road Eternal è una strada, un percoso infinito e sconosciuto con tetto un cielo enorme con le nuvole che formano figure che raccontano storie. Lo accompagna in questo viaggio Eric Wøllo, compositore, chitarrista e sintetista norvegese.
Nella title-track si percepisce l’idea del movimento costruito dai sequencer e dai soundscapes di Roach accompagnati dalle texture di chitarra di Wøllo. Un impatto di ben 21 minuti, la traccia più lunga delle sei presenti nel disco. La sensazione del viaggio e della scoperta prosegue con Depart at Sunrise, mentre il culmine, il centro del viaggio è The next place, dove il ritmo si fa più martellante e continuo, un impulso centrale e costante che accompagna l’ascoltare per tutta la durata del brano (12 minuti).
Nella seconda parte del viaggio, le ultime tre tracce perdono di impulsi e ritmo e i soundscapes e le texture di chitarre si fondono in un suono uniforme, perpetuo ma lento e riflessivo, come a voler godere dei paesaggi circostanti della “Road Eternal”.
The Road Eternal si rileva una delle uscite migliori di Roach di questi ultimi anni. Quando Roach fa dischi in collaborazione sembra dare il meglio di sé: da menzionare l’eccellente Blood Machine del 2001 (sono passati ben dieci anni ma il sound non è “invecchiato” per nulla, un disco di grande impatto) con Vir Unis e Trance Spirit del 2003 con Jeffrey Fayman. Molte volte Roach ha prodotto quantità di dischi, a volte ripetitivi privi di idee e spunti. The Road Eternal può contare sulla qualità, un disco decisamente superiore per esempio agli ultimi due dischi di quest’anno del collega Brian Eno.
Steve Roach Official Website
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