SolieriGang
Non si Muore Mai
(River Nile Records/Ala Bianca Group)
rock
[starreview tpl=16]
_______________
[youtube id=”BvOZfZLKtcQ” width=”620″ height=”360″]
Maurizio Solieri ritorna di nuovo con un progetto artistico personale pubblicando un disco sotto il moniker di SolieriGang, intitolando il nuovo lavoro Non Si Muore Mai, come il video di presentazione di questa sua nuova avventura dove scorrono immagini della sua band e disegni animati in sottofondo.
Intorno al celebre chitarrista di Vasco si radunano alcuni dei suoi colleghi più cari: Lorenzo Campani alla voce; il compagno della Steve Rogers Band, Mimmo Camporale, alle tastiere; Max Gelsi, bassista di Elisa e Tiziano Ferro; il batterista Ivano Zanotti, che ha suonato per Vasco, Poggipollini, la Bertè ed altri importanti artisti.
In questa mezzoretta compaiono in tutto 7 brani, partendo dalla versione radio della title track. Tre strumentali (le due ruggenti Endless Lover e I Need You So Baby, più l’acustica Every Little Thing) derivano dal suo precedente album solista Volume 1, disco che ho apprezzato quando uscì nel 2010. La novità risiede negli altri tre brani inediti che troviamo in questo lavoro, dove Campani, finalista dell’ultima edizione di “The voice” ed artista presente come Quasimodo nel musical del Gobbo di Notre Dame, scrive i testi e li canta sulle musiche del Maestro.
La graffiante Non Si Muore Mai riporta a quel rock melodico che ha fatto la fortuna di Vasco e della SRB, con i soliti preziosi riff di Maurizio e l’utilizzo di amplificatori vintage. Più pacate le due ballad, dove a sorpresa Schegge Impazzite è un morbido brano suonato esclusivamente con il piano, accantonando le sonorità elettriche. Efficaci gli arrangiamenti e le linee melodiche composte dalla SolieriGang, Lorenzo mi è piaciuto nel finale di Segni con un cantato ruvido.
Lasciato a casa da Vasco al prossimo tour per “scelta tecnica”, nell’intento di rispolverare le sue canzoni con suoni più heavy (staremo a vedere), Maurizio Solieri si lancia con il solito entusiasmo in questo nuovo percorso. Considerandolo come un biglietto da visita, mi auguro che non ci si fermi qui: è un peccato che uno stimato compositore del suo calibro, che ha scritto tanti brani storici, abbia trovato dopo le buone annate con la Steve Rogers Band poco successo con i suoi side project oltre alle collaborazioni con altri artisti e il solito dentro/fuori sui palchi del Blasco.
Sito web: www.mauriziosolieri.com
Gli ultimi articoli di Luca Paisiello
- Michael Kepler: recensione di Mask Of The White Ape - October 28th, 2024
- Soul Asylum: recensione di Slowly but Shirley - October 25th, 2024
- Luciano Panama : Raggi che oltrepassano qualsiasi andatura - October 6th, 2024
- Francesco Andrea Brunale: recensione diel libro 99% Crossover - September 11th, 2024
- David Gilmour: recensione di Luck and Strange - September 10th, 2024