Skunk Anansie
Black Traffic
(Cd, 100%)
Alternative rock
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E’ un amore che dura ormai da quindici anni, il mio per Deborah Dyer, in arte Skin, leader carismatica degli Skunk Anansie e splendida solista. E come in passato, anche stavolta le mie aspettative non sono state disilluse e gli Skunk Anansie sono tornati con un album a dir poco stupendo.
Black Traffic porta con sè la rabbia degli esordi e la dolcezza a tratti malinconica della Skin solista, in un mix che calamita l’attenzione dall’inizio alla fine del purtroppo breve cd. La durata (40 minuti scarsi) è infatti l’unico difetto che si potrebbe trovare ad un album che intriga da ogni punto di vista.
I Will Break You dà inizio alle danze con chitarre spigolose ed il furore canoro di Skin che lascia senza respiro.
Con Sad Sad Sad, unico brano che già dall’estate si trovava in rete, le sonorità restano cariche e rabbiose e si continua ad alti livelli.
In Spit You Out ecco giungere la novità: nonostante le collaborazioni della band con altri artisti, per la prima volta in un loro album si trova uno special guest; il brano, punta di diamante del nuovo lavoro, presenta come ospiti la band francese Shaka Ponk già in tour con gli Skunk Anansie.
I Hope You Get To Meet Your Hero rallenta il passo e avvolge con la caldissima voce di Skin.
Ecco arrivare poi il primo estratto ufficiale dall’album; I Believed In You è puro sound Skunk Anansie al 100%, tanto per usare un gioco di parole con l’etichetta creata dalla band stessa. Riff energici e un refrain che non si stacca più dal cervello ne fanno una sicura hit.
La realtà è che molti brani di questo lavoro, come da sempre ci ha abituato la band, sono probabili singoli e così è anche la seguente Satisfied?, altra perla di Black Traffic.
Un maggior influsso pop arriva da Our Summer Kills The Sun, brano che fino a metà dei quattro minuti di durata sembra non essere nulla di eccezionale, salvo poi esplodere con un urlo liberatorio che lo rende un altro brano indimenticabile.
Drowning è un brano che si potrebbe definire di routine ma che già solo con il ritornello si piazza al di sopra della media dei brani che vengono proposti oggi giorno da tante band.
La classica This Is Not A Game e la “Milk Is My Sugar-referenziale” Sticky Fingers Is Your Honey ci accompagnano ad un finale più pacato con Diving Down.
Questo Black Traffic piacerà prevalentemente a chi ama le sonorità alternative rock e a chi predilige la chitarra graffiante alle noiose indie-hipster-chitarrine.
Un ritorno da non perdere assolutamente.
P.S.: di Black Traffic è uscita anche una special edition, con un Cd in più rispetto all’edizione “normale”. Le trovate entrambe qui sotto al miglior prezzo.
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