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SeeD’N FeeD: Una Lunga Notte

Per gli amanti delle sonorità rock di stampo più classico, ecco Una Lunga Notte, il nuovo lavoro dei SeeD'N FeeD

SeeD’N FeeD

Una Lunga Notte

(Cd, Inconsapevole Records)

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SeeD'N FeeD- Una Lunga NotteForti di quasi vent’anni di carriera, durante la quale hanno avuto modo di girare l’Europa in tour e di collaborare con la Quicksilver, i toscani SeeD’N FeeDsono passati dal punk rock in inglese degli esordi al rock più commerciale in italiano di questo Una Lunga Notte.

Proprio il brano omonimo apre questo lavoro, contraddistinto da atmosfere intimiste ed aperture più energiche. Una Lunga Notte è uno dei brani di punta dell’album.

Sonorità più rockeggianti in Cambierò, vero e proprio anthem di questo Una Lunga Notte.

Messico  è una ballad dal sapore messicano con liriche molto valide, mentre Fiori Secchi risente forse di un po’ di referenzialità a band come Rio o allo stesso Ligabue.

Con Sud si ritorna a suoni a mio parere più affini alla band, che in questo brano sembra davvero ispirata.

Anche Montagne Fredde e i suoni alla Matisyahu di 3AM brillano per cura dei dettagli e per testi molto interessanti.

Ritorna l’energia rock con Fuori Dalla Mia Vita che lascia poi spazio a due brani con ritornelli molto efficaci: L’Elegante Arte Di Vivere e soprattutto Insostenibile Leggerezza. Quest’ultimo ben figurerebbe negli airplay radiofonici nazionali, ma purtroppo siamo in Italia e la musica emergente si deve accontentare di spazi minori.

Più scontate Sei Importante e la ballad Un Fuoco Che Non Muore Mai; seppure con testi apprezzabili sono un po’ troppo “pop-italiane”.

La bellissima Oltre ci porta all’ultima traccia Sandali In Plastica.

Con questo lavoro i SeeD’N FeeD potrebbero avere buone opportunità di raggiungere un’ampia fetta di pubblico. L’attenzione che viene data agli arrangiamenti e alle liriche unita alla capacità di non mollare dopo tanti anni, soprattutto in un periodo dove le band nascono e si sciolgono nel giro di pochi mesi, fa sperare che i ragazzi ce la possano fare.

Un buon album di rock italiano che piacerà agli amanti dei primi Timoria così come a quelli degli ultimi Negramaro.


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Fabio Busi
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