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Sea + Air: My Heart’s Sick Chord

Il disco giusto per ascoltare qualcosa che riesca davvero ad abbracciarvi e a toccare le vostre corde. I Sea + Air ci offrono in questo album, con una sensibilità fuori dal comune, una creatività e un tocco musicale che vi colpirà

Sea + Air

My Heart’s Sick Chord

(Cd, Audio Records)

indie rock, world music

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Sea + Air- My Heart’s Sick ChordSono uno che crede molto nel caso.

Quindi il caso ha voluto che in un giorno particolarmente emotivo e sensibile dovessi scegliere fra diversi cd da ascoltare. A pelle, e un po’ a caso, scelsi My Heart’s Sick Chord dei Sea + Air.

Gruppo per me completamente sconosciuto all’epoca, ma, non so, sentivo in qualche modo che sarebbe stato il disco perfetto per quel particolare pomeriggio. Aria e Mare mi sembravano in qualche modo una garanzia: sono molto contento di non essermi sbagliato, altrimenti ammetto che mi troverei molto in difficoltà ora a doverci scrivere qualcosa.

Allora, andiamo con ordine: gli Sea + Air sono marito (Daniel Benjamin) e moglie (Eleni), lui tedesco lei greca, e suonano un po’ di tutto: chitarra, percussioni, piatti, tastiere, uno strano basso coi piedi, un clavicembalo e ovviamente le loro voci.

Hanno forse una base di partenza folk, con profonde influenze classiche, Bach su tutti, come ad esempio in The Sea After A Storm; ma direi che questa viene reintepretata, rivista, riformulata e a volte proprio stravolta con sonorità a volte più pop, You & I; altre volte più indie rock, Yeah I Know; altre che forse riassumono al loro interno un po’ tutto l’insieme come Do Animals Cry?. Inoltre fanno anche una cover di Mercy Street di Peter Gabriel molto riuscita e particolare, ascoltare per credere.

Sono quindi difficilmente riponibili dentro un cassetto che li definisca, e con difficoltà si riesco a trovare le parole adatte per cercare di definirli con una buona approssimazione: forse dopotutto sono due simpatici ed eclettici mattacchioni.

Ma tutte le tracce hanno una melodia, spesso due linee vocali che si intrecciano alla perfezione, una ricercatezza dei suoni, un tocco, una sensibilità compositiva che non lasciano indifferenti. Come dicevamo prima riescono a coinvolgere l’ascoltatore nel loro mondo di melodie curate e avvolgenti, con i loro testi sognanti e soffici: il tutto per un mix che sinceramente più l’ascolto e più mi piace.

Curiosando nella loro pagina di Facebook ho scoperto che hanno suonato poco tempo fa a Trento, non lontano da casa mia e sopratutto vicino a casa di amici che avrei potuto andare a trovare volentieri, ma alla data del concerto ancora non li conoscevo e mi dispiace aver perso il loro live, d’altronde se hanno fatto da supporto a Whitney Houston nell’estate 2010 e a gruppi come i White Stripes, José Gonzales e i Flaming Lips, solo per citare quelli forse più conosciuti, qualcosa vorrà pur dire.

Comunque, scopriteli, vi potranno sorprendere.

E detto fra noi: per me lei è il mare e lui è l’aria, e forse questo disco è anche l’incontro dell’amore fra due artisti.


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