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Ronin: Fenice

I Ronin rinascono dalle proprie ceneri con Fenice, un nuovo album suggestivo con un gusto malinconico e ricco di emozioni

Ronin

Fenice

(Cd, Santeria/Tannen Records)

alt-rock, post-rock, folk-rock, instrumental, soundtrack music, drone music

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I Ronin sono una band italiana formata da quattro musicisti di talento ed esperienza internazionale.

Il loro nuovo album Fenice è davvero come il volatile che rinasce dalle proprie ceneri perché è un disco strutturalmente rinnovato ed evoluto. I Ronin ambiscono ad un nuovo genere che va oltre il post-rock: ritmi più ricercati oscillano dal cinematico al post-western, fino alle composizioni soundtrack di Morricone.

Il trittico iniziale del disco con le tracce Spade, Benevento e Selce è pura musica country-psychedelica. Segue Jambiya, una danza western-style con accenti jazz-noir che è al contempo tradizione e innovazione. Una quiete ideale avvolge Fenice con toni descrittivi e malinconici. It Was A Very Good Year è l’unico brano cantato del disco, interpretato dalla cantautrice Emma Tricca. Con lo swing di Gentlemen Only si lascia il passo a toni elettro-acustici con basi drone di Nord concludendo con Conjure Men, epilogo di una carrellata di suoni come flauto, sax, tromba e trombone per un finale ad effetto.

Fenice è dunque una collezione di atmosfere malinconiche ed evocative. I toni apparentemente immobili e ripetitivi si mescolano a tirate rock, pezzi swing e sounds in continuo movimento. L’anima rinnovata dei Ronin, con notevole maturazione tecnica, produce una musica capace di giocare con la fantasia dell’ascoltatore.

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Sonia Mengoni
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