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Rob Zombie: Lords Of Salem – Soundtrack

Rob Zombie riesce a creare un'armatura sonora solida per la sua ultima fatica cinematografica. Lords Of Salem: sono tornati, fanno black metal e i sacrifici di sangue non fanno parte della scenografia

Rob Zombie e AA.VV.

Lords Of Salem

(CD, Universal)

industrial, black metal, funky

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Il film di Rob Zombie, Le Streghe Di Salem, è uscito. Io, però, voglio recensirne la colonna sonora affidandomi solo ad essa, quindi ho deciso di vederlo più avanti.

Lords Of Salem, titolo originale del film, si svolge nella cittadina di Salem, tristemente nota per la caccia alle streghe che la vide protagonista nel 1692. L’evento infausto viene raccolto e riletto dall’occhio caleidoscopico del virtuoso Rob.

In realtà, come lamenta lo stesso regista nelle sue dichiarazioni, oggi Salem è diventata una Disneyland a tema stregonesco. Ma a noi interessa il buio, quello che corre dietro i muri di notte.

Musicalmente parlando Rob Zombie, aiutato dalle composizione del chitarrista John 5, riesce perfettamente a tenere alta l’attenzione dell’ascoltatore. Il disco alterna spezzoni sonori delle trasmissioni alla radio (che sembrerebbe la vera protagonista del film) a composizioni per forza di cose alienanti e tese, create da John 5 in collaborazione con il bassista e produttore Griffin Boice. Più ci avviciniamo al clou del film e maggiore è la tensione che si respira in questi brani industrial e minimali.

Durante la prima parte del disco ci sono alcune aperture funky, con un pezzo dei Manfred Mann e uno del super freak Rick James. Tutto ciò per far tirare il collo all’ascoltatore, con stop and go emotivi ben calibrati.

Quando la voce dello speaker radiofonico annuncia di aver ricevuto il cd di un gruppo sconosciuto, chiamato Lords Of Salem, arriva il buio: un pezzo black metal, scritto apposta per il film.

In realtà Crushing The Ritual sembrerà una parodia ai fan del genere, soprattutto vedendone il video (sembra di vedere i Kiss che fanno musica estrema). La si può leggere come una scelta strumentale al film, ribadendo la linea di Rob Zombie, per cui ogni elemento è funzionale allo spettacolo, con o senza contenuto. E poi se anche i Muse hanno utilizzato l’immaginario black metal per un loro video, è arrivata l’ora di girare pagina.

A ridarci speranza arrivano i Rush, con la loro The Spirit Of The Radio. Ma presto si torna alle atmosfere malate di John 5, supportate da due leggendari brani dei Velvet Underground: Venus In Furs e All Tomorrow’s Parties. Questa in particolare, meno oscura, arriva però dopo un’invocazione a Satana fatta dalle streghe di Salem.

Come cantare Singing In The Rain sotto un bombardamento.

Il finale, affidato ad un notiziario locale, lascia una soluzione aperta al film, ma svela troppo a chi non lo ha ancora visto.

Tutta la colonna sonora è ben legata ed evocativa, segnando un altro punto a favore di un artista che segue una sua precisa estetica, e sa utilizzare ogni strumento per raggiungere l’obiettivo finale.

 

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Dafne Perticarini
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