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Rhyme: fi(R)st

Che ne sanno gli italiani di rock? Chiedetelo ai Rhyme. Quando la musica si fa dura, i duri cominciano a suonare

Rhyme

fi(R)st

(Cd, Bagana Records)

rock, hard rock

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Rhyme- fi(R)st“First” come primo. “Fist” come pugno. Un primo album come un pugno che ti scuote lo stomaco e ti fa vibrare le budella quello dei milanesi Rhyme.

Il gruppo riesce fin dagli esordi ad attirare su di se abbastanza interesse affinchè i suoi primi pezzi vengano passati regolarmente da radio nostrane e americane, oltre che essere ormai praticamente di casa al Rock’N’Roll di Milano e annessa stazione radiofonica, dopo essere stato il primo a suonare in diretta per la sua inaugurazione. Il motivo di questa attenzione? Bravura e solo bravura.

La qualità della band meneghina infatti oltre che sulla carta (Gabriele Gozzi premio “Outstanding Vocal Student 2007” presso Musicians Institute di Hollywood, Matteo Magni master in chitarra rock presso CPM di Milano) è maledettamente palese anche sul campo.

In fi(R)st abbiamo una tracklist imbadita con undici brani che riprendono pari pari il pattern tipico del rock, quello energico, pieno di carica dirompente e anche un po’ incazzato. La voce di Gozzi è delle più classiche e care al genere, ruvida e corrosiva, tanto da far venire in mente in non poche occasioni uno a caso come James Hetfield. Davvero impeccabile.

Però qui parlando di rock, o hard rock se vogliamo, è la chitarra regina incontrastata di ogni pezzo, aggressiva, impetuosa, si fa spazio tra strofe e ritornelli e si prende con (pre)potenza quello che gli spetta di diritto, lo scettro di “strumento rock per eccellenza”, che dimostra di meritarsi con un vasto assortimento di riff e assolo suonati magistralmente da Magni.

Le mie preferite sono Under Torture e Lovers ma solo per una questione “di pelle”, tutte le canzoni sono dei gioiellini che vi faranno muovere e dimenare a colpi di headbanging e air guitar!

Lo spessore dei Rhyme è veramente sorprendente ed è quindi perdonabile il fatto che facendo un genere straabusato non spicchino propriamente per originalità e riconoscibilità. Se volete un disco bello tosto però questo fa di sicuro al caso vostro.


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